Quiet quitting: cos’è e come fare per evitarlo

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Sicuramente negli ultimi tempi avete sentito parlare del Quiet quitting.

Nato sui social, è l“abbandono silenzioso”, un fenomeno che coinvolge il mondo del lavoro. Ecco cos’è e come fare per evitarlo.

Quiet quitting: cos’è e come fare per evitarlo

Il fenomeno del Quiet quitting ha a che fare col mondo del lavoro; è nato sui social e in poco tempo è diventato virale su Tik Tok. Secondo l’abbandono silenzioso i dipendenti sono disposti a svolgere solo lo stretto indispensabile e le ore stabilite da contratto ma senza fare straordinari, partecipare a progetti extra e avere responsabilità.

Questo perché di base non provano passione e amore per il lavoro che svolgono.

Conosciuto anche come “coasting”, il Quite quitting si posiziona in controtendenza alla “hustle culture”, ovvero il mito di matrice americana che spinge le persone a dedicare la loro vita al lavoro, scaturito dai sempre più frequenti episodi di burnout al lavoro e stress accumulato. Si tratta, infatti, di una forma di difesa a una problematica sempre più diffusa nel mondo del lavoro: il Burnout e la comparsa di sintomi negativi come ansia, nervosismo e insoddisfazione.

Non è però necessariamente una volontà di licenziamento ma più una consapevolezza di non voler fare di più. Sono soprattutto i giovani della Gen Z a non essere più disposti a fermarsi in ufficio o tenere il pc acceso per fare straordinari, a portare avanti progetti durante i weekend o, più in generale, a farsi carico di responsabilità che vanno oltre le attività che gli competono.

Un altro fattore che sta contribuendo al fenomeno del Quiet quitting è da ricercare nell’incapacità di molti manager di costruire un rapporto alla pari e soddisfacente con i propri dipendenti.

Quiet quitting: cos’è e come superarlo?

Il fenomeno social Quiet quitting, legato al lavoro, è molto diffuso negli ultimi tempi soprattutto tra i più giovani. Paragonato al licenziamento “silenzioso” in realtà non è detto che ci si licenzi ma soltanto che i dipendenti facciano lo stretto necessario a lavoro senza voler fare altro di extra come un progetto o un’attività.

Come superarlo ed evitare che accada in un’azienda? Ecco alcune strategie da mettere in atto.

Ritmi moderati

I dipendenti dovrebbero avere carichi di lavoro prevedibili e costanti. Tuttavia, alcuni settori lavorativi hanno ritmi molto intensi e talvolta può capitare di dover fare degli straordinari il che causa spesso un burnout da lavoro e altre problematiche.

I manager dovrebbero avere un dialogo aperto, costante e costruttivo con i dipendenti.

Un continuo scambio di feedback e opinioni è salutare per chi lavora quanto per chi gestisce. Così si potrà condividere una visione comune e far sì che non si debbano svolgere compiti e mansioni “che non spettano”.

Ascoltare i dipendenti

Spesso i dipendenti esprimono preoccupazioni che i manager ignorano invece di accogliere. I lavoratori che non si sentono ascoltati potrebbero diventare apatici, e quindi cadere nel quiet quitting, licenziamento silenzioso.