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Il rachitismo può riguardare sia umani che animali nei primi mesi di vita.
Si tratta di una malattia scheletrica o di un’osteopatia tipica dell’età pediatrica. Essa è causata da un problema nell’ossificazione della matrice osteoide, sopratutto a livello delle cartilagini di congiunzione e delle aree di calcificazione provvisoria. Il rachitismo porta alla deformità e alla frattura di ossa, ma i sintomi possono essere anche altri. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su questa patologia.
I sintomi del rachitismo sono legati alle alterazioni scheletriche e dentarie che affliggono chi ne soffre, ma a questi sintomi legati alle ossa spesso se ne associano anche altri di diversa natura.
L’insorgenza dei sintomi è riassumibile in tre diverse fasi:
Il bacino presenta una forma chiamata a cuore per colpa della deformazione che subisce. Spesso c’è anche la deformazione della colonna vertebrale che tende a curvarsi lateralmente causando la scogliosi. Anche le gambe paiono deformate perchè le ossa lunghe si curvano e il ginocchio tende ad andare verso l’altro ginocchio portando a una conformazione delle gambe a X.
Oltre a questi sintomi, il rachitismo porta anche a una grande fragilità delle ossa per colpa dei problemi di mineralizzazione che subiscono. Il rischio di incorrere in pericolose fratture quindi aumenta di molto ed è necessario stare molto attenti durante la vita di tutti i giorni.
Spesso il rachitismo porta con sè anche uno stato di perenne debolezza, astenia, crampi muscolari molto frequenti e ritardi nella crescita dei denti.
Chi soffre di questa malattia tende a restare di statura bassa perchè le ossa degli arti inferiori non riescono a crescere in modo corretto.
La terapia deriva dalla causa che ha portato al rachitismo. Se le cause sono genetiche è chiaro che non ci sia altro da fare che somministrare vitamina D e aumentare l’apporto di calcio e fosfato. Se invece le cause sono non genetiche, si somministra vitamina D esponendo i malati a foto esposizione oppure elioterapia.