Cos’è la reverse diet? Alcuni ancora non conoscono questa dieta che vede come protagonisti i temutissimi carboidrati.
Ma in che modo? Come funziona esattamente?
La reverse diet è la dieta più indicata per quelle persone che da tempo si sacrificano e tentano di dimagrire attraverso diete anche molto restrittive ma, ciononostante, da un certo punto in poi non riescono più a perdere peso. Quello che la reverse diet permette è infatti di aggiungere alla dieta, step by step, i carboidrati di cui il corpo ha bisogno.
Diete ipocaloriche seguite per troppo tempo possono infatti provocare un rallentamento del metabolismo, e per questo motivo non si riescono più a ottenere miglioramenti fisici.
Attraverso la reverse diet si possono aumentare, di settimana in settimana, le dosi di carboidrati da ingerire di circa 10-20 grammi, fino ad arrivare al periodo di mantenimento. E’ questo aumento dilazionato che permette al metabolismo di non subire un “blocco”, e anzi lo accelera e migliora gli equilibri ormonali.
Non esiste una dieta unica che possa andar bene per tutti quelli che vogliono sottoporsi alla reverse diet. Senza dubbio è importante suddividere le calorie – e dunque i carboidrati – con grande precisione. Anzitutto va calcolato il proprio fabbisogno energetico con l’aiuto di uno specialista, valutando la quantità di massa magra e grassa.
Quel che è sicuro, è che le calorie non vanno aumentate repentinamente: questa dieta funziona perché esse vengono aggiunte gradualmente, con ritmo settimanale, e di volta in volta in piccole quantità.
Proviamo a osservare un esempio di dieta: