La dermatite è un disturbo della pelle che colpisce sia bambini che adulti.
Non esistono farmaci e cure in grado di eliminare definitivamente il problema, ma ci sono rimedi, anche naturali, che permettono di alleviare i sintomi spesso molto fastidiosi. Vediamo le differenze tra la tipologia atopica e quella seborroica.
La dermatite atopica è un’infiammazione della pelle che colpisce in modo cronico, con secchezza cutanea e prurito intenso. Può colpire sia i bambini che gli adulti e in genere si manifesta nei primi due anni di vita.
Si presenta con lesioni acute, dovute ad un’alterazione delle barriere della pelle che non sono più in grado di proteggerla in maniera adeguata. Si manifestano perciò secchezza e rossori pruriginosi. Nei neonati prevalgono eritemi e vescicole in particolare su volto e arti. Nei bambini più grandicelli compaiono lesioni più acute anche su polsi e palpebre. Negli adulti infine prevalgono lesioni croniche con ragadi su collo e regioni palmo plantari.
Le cause possono essere diverse: in particolare, influiscono i difetti della cute che causano disidratazione, secchezza e l’ingresso di microrganismi. Alle volte una esagerata risposta immunitaria può rilasciare sostanze infiammatorie che aumentano prurito e rossore. Anche i fattori genetici possono avere il loro peso: si è visto che se entrambi i genitori ne soffrono, la probabilità che i loro figli abbiano lo stesso disturbo sale all’80%.
La seborroica è un disturbo che colpisce le zone con presenza di ghiandole sebacee, quali cuoio capelluto, viso e condotto uditivo. Causa prurito, rossore e desquamazione. Questo tipo di infiammazione va a colpire proprio le ghiandole che producono sebo e interessa in modo particolare gli adulti, mentre nei neonati viene chiamata più correttamente crosta lattea: in questo caso scompare entro il primo anno di vita. Quando colpisce il cuoio capelluto viene chiamata forfora, un disturbo molto diffuso (quasi la metà degli adulti ne soffre).
Le cause non sono ben chiare. Si crede che a scatenarla sia una esagerata risposta del sistema immunitario per la presenza di un fungo, la Malassezia, che si nutre di sebo. Non è una malattia contagiosa, ma può essere molto invalidante perché crea disagio psicologico in chi ne soffre.
Questo disturbo è più frequente in pazienti che hanno patologie neurologiche, come il morbo di Parkinson, soggetti affetti da AIDS e quelli che hanno avuto precedenti di ictus o infarto.
Anche la carenza di sonno e uno stato di depressione possono essere condizioni che lo favoriscono.
Non esistono farmaci che siano in grado di guarire in maniera definitiva dalla dermatite. Agiscono per ridurre i sintomi. La terapia farmacologica deve essere prescritta da un medico specialista e i prodotti da applicare, creme o lozioni, vanno scelti in maniera attenta, soprattutto se il paziente è un bambino.
L’obiettivo di tutte le cure è perciò quello di ridurre al minimo i fastidi di questo disturbo cutaneo.
Anche la medicina naturale può aiutare in tal senso e l’adozione di particolari, semplici, accortezze diventa fondamentale per migliorare la qualità della vita. E’ bene preferire tessuti naturali quali lino e cotone ed evitare lana e tinte troppo colorate. Sarebbe meglio evitare la presenza di troppi peluche, tappeti e moquette, ricettacoli di polvere che potrebbe infettare la cute lesa. Gli ambienti devono essere arieggiati di continuo e purificati con apparecchi specifici.
Al mare la pelle va protetta con protezioni totali e dopo il bagno è necessario fare immediatamente una doccia con acqua dolce. In generale la pelle con dermatite non va lavata troppo spesso perché si rischia di sgrassarla ancora di più. Ovviamente vanno scelti prodotti delicati e testati. La pelle bagnata va poi asciugata non sfregandola, ma tamponandola.
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