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Ogni donna, durante il suo periodo fertile, può riscontrare un ritardo mestruale che può essere ricondotto a diverse cause e che può spaziare da un evento lietissimo a situazioni più complesse da valutare di volta in volta.
Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza sull’argomento.
Il ciclo mestruale, conosciuto anche con il nome di mestruazioni, consiste nello sfaldamento della mucosa della parete interna dell’utero ed è accompagnato da una perdita variabile di sangue che fuoriesce dalla vagina. Questo fenomeno si presenta in maniera ciclica all’incirca ogni mese e presenta una durata variabile da un minimo di 3 a un massimo di 7 giorni.
Sotto questo punto di vista il ciclo mestruale ha una periodicità costante anche per ciò che riguarda la durata; il periodo che intercorre tra l’inizio di un ciclo mestruale e l’inizio di quello successivo è quasi sempre di 28-30 giorni. Ciò ovviamente non significa che non possano essere presenti delle differenze significative tra le donne per cui non è certamente facile definire quando un ciclo mestruale possa essere definito normale.
L’insieme di queste situazioni permette di stabilire che cosa si intende per ritardo cioè la mancata manifestazione del flusso rispetto al giorno in cui doveva essere presente.
Sono diverse le cause che possono determinare un ritardo, o addirittura l’assenza del ciclo mestruale; tra queste sicuramente la più importante è la gravidanza ma, nel momento in cui questa viene esclusa, diventa necessario comprendere quali sono i motivi che possono portare al ritardo del ciclo.
Come detto, la causa più comune è rappresentata dallo stato di gravidanza che può essere facilmente desunto da alcuni segni inequivocabili come nausea, stanchezza e continua necessità di dormire; in ogni caso per avere la certezza di aspettare un bambino è opportuno effettuare il test di gravidanza specie se nell’ultimo periodo si sono avuti dei rapporti sessuali non protetti.
Tralasciando la gravidanza, il ritardo potrebbe derivare da un periodo di forte stress che potrebbe incidere sul funzionamento della ghiandola dell’ipotalamo e comportare un’alterazione del normale periodo delle mestruazioni.
Altra causa, da non sottovalutare per le possibili conseguenze, è la sindrome dell’ovaio policistico che oltre ad avere effetti sul normale ciclo mestruale, può comportare nei casi più gravi anche l’infertilità della donna; ad un esame ecografico, le ovaie sono infatti di dimensioni leggermente superiori rispetto al normale e ricoperte di tante piccole cisti. Queste caratteristiche sono spesso associate ad altri sintomi come acne e obesità, eccesso di peluria e irregolarità del ciclo mestruale che in alcuni casi può essere anche assente per diversi mesi.
Anche un malfunzionamento della tiroide può avere come causa il ritardo del ciclo mestruale e una relativa irregolarità dello stesso.
Ovviamente deve essere valutata innanzitutto la causa che determina il ritardo nel ciclo mestruale, considerando anche che in base all’andamento del proprio ciclo alcuni giorni di ritardo potrebbero anche ritenersi del tutto normali. Quando ci si rende conto che il ritardo supera la normale tollerabilità è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia e successivamente ad un ginecologo in modo che possa essere valutata la situazione ed effettuare una serie di esami.