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Sono numerose le persone che, in questo periodo di isolamento forzato per milioni di italiani, devono comunque recarsi al lavoro e per farlo in totale sicurezza hanno bisogno di tutti i sistemi di protezione attualmente disponibili sul mercato.
Guanti e mascherine sono d’obbligo ma servono anche gel igienizzante e salviettine per poter disinfettare le mani frequentemente, pure quando non è disponibile l’acqua con il sapone.
Purtroppo, però, si tratta di prodotti quasi introvabili nei negozi e nei supermercati, per cui in rete fioccano i consigli per riuscire a produrli da soli. Ecco, allora, qualche consiglio per realizzare delle salviettine igienizzanti per le mani fai da te molto efficaci.
Le salviettine igienizzanti per le mani sono uno strumento indispensabile perché consentono di poter disinfettare le mani in modo veloce, anche quando si è per strada e non si ha a disposizione acqua e sapone oppure il gel specifico.
Sono realizzate in tessuto di panno carta oppure in cotone e poi imbevute di disinfettante per essere utilizzate ogni volta che se ne ha la necessità. In base al liquido del quale sono impregnate possono essere impiegate per igienizzare le mani ma anche i mobili, i sanitari e qualsiasi altra superficie richieda una veloce ma efficace sanificazione e pulizia, seguendo così le indicazioni fornite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Poiché sono diventate, però, un prodotto introvabile, si possono realizzare facilmente in casa, con pochi strumenti a disposizione e in tempi davvero ridotti.
La prima cosa che è necessario procurarsi per portare a termine questa operazione è un telo in micro-fibra, va benissimo quello che si vende nei negozi di articoli sportivi e che serve per la piscina o la palestra. Questo telo va suddiviso in parti uguali con dimensioni che più o meno richiamano quelle delle classiche salviette che si possono acquistare in negozio.
Dopo il taglio si devono eliminare gli eventuali fili in eccesso e lavare in lavatrice a 60 gradi le pezzette così ottenute, per igienizzare il tessuto e saldare i bordi. Dopo averle lasciate asciugare, si possono immergere in una vaschetta nella quale sarà stato precedentemente versato il liquido igienizzante e tenerle in ammollo per circa 20 minuti. Poi le salviettine possono essere strizzate e inserite in una scatola di plastica con chiusura ermetica, per utilizzarle all’occorrenza.
Per quanto riguarda il liquido igienizzante, si può utilizzare la ricetta promossa dall’OMS che prevede l’utilizzo di alcool, acqua ossigenata, glicerolo e acqua sterile. Le proporzioni indicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sono sufficienti per un litro di igienizzate per cui si possono dimezzare le quantità oppure conservare il liquido in eccesso per ulteriori utilizzi o per la creazione di altre salviettine igienizzanti.
Le salviettine igienizzanti così realizzate possono essere sfruttate per mille usi diversi oltre ovviamente che per igienizzare le mani.
Un’idea molto interessante per sfruttare al meglio le salviette igienizzanti è quella di modificare la composizione del liquido del quale è imbevuta la pezzetta, così da utilizzarla in modo molto più ampio e variegato.
Ad esempio imbevendo le salviettine di un mix di acqua, aceto e qualche goccia di sapone per i piatti, è possibile sfruttarle per sgrassare e pulire il piano cottura ma anche le superfici di lavoro come un tavolo, un bancone oppure una scrivania.
Imbevute, invece, di crema idratante, acqua di rose o detergente e un goccio di sapone sono delle valide alternative ai dischetti struccanti. Infine intrise di sapone liquidi, acqua e aloe vera possono essere utilizzate anche per pulire il sederino dei bimbi ad ogni cambio.
Indipendentemente dal tipo di liquido che si utilizza, queste salviettine possono essere lavate e riutilizzate più e più volte, dopo averle lavate in lavatrice a 60 gradi per igienizzarle e aver ripetuto l’operazione di bagno nel liquido igienizzante secondo il procedimento prima descritto.