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Da un po’ di tempo si parla sempre di più di procedure estetiche un tempo erano sicuramente poco diffuse o semplicemente se ne parlava poco.
Una di queste è sicuramente lo sbiancamento anale. Scopriamo insieme i dettagli di questo argomento, per certi versi, così delicato.
Non vogliamo imbatterci qui in alcuna discussione etica o moralista, sulla necessità dell’uomo moderno di “essere” qualcuno, in un mondo fatto di psico-semantiche illusioni.
È un dato di fatto però che, il tentare di raggiungere la perfezione sia un elemento che assilla l’essere umano oggi quanto mai.
Se inoltre in passato la si ricercava nel campo lavorativo, oggi più che mani, viene identificata con il lato estetico.
I mass media e in particolar modo i social media, giocano da sempre un ruolo chiave nella creazione di punti di riferimento: icone di una società virtuale da contemplare, perché incarnano i sogni dell’utente medio. Noi vogliamo o abbiamo bisogno di sentirci riconosciuti dagli “altri” e questi sono di solito alcune tra le più influenti figure di riferimento ed essi molto spesso appartengono al mondo del cinema e della televisione, ma anche altri settori dello spettacolo.
Se si vive in una società dove si è più “esposti”, è inevitabile che le persone si rivolgano a procedure estetica interna, come il prossimo passo nella valorizzazione della loro bellezza. Lo sbiancamento anale permette a uomini e donne di apparire al meglio, soprattutto nelle loro zone più intime e questo ormai ha travalicato le storiche differenze di genere.
Lo sbiancamento anale è il processo di schiarimento della pigmentazione più scura, detta melasma, della pelle attorno alle pareti anali.
Sebbene sia una pratica ancora molto discussa e insolita, essa viene utilizzata per scopi cosmetici e estetici, in modo da rendere il colore dell’ano uniforme a quello della pelle circostante.
È chiaro che ogni caso è diverso, dal momento che ogni essere umano possiede dei tratti caratteristici, che appartengono unicamente a lui. Questo non esclude la diversa pigmentazione della pelle.
Tuttavia, vi sono molte ragioni per cui la decolorazione dell’ano o della vagina può verificarsi.
Ad esempio la colorazione scura dei capezzoli del seno e della vagina possono derivare da cambiamenti ormonali che possono verificarsi, specie dopo una gravidanza. L’ano può cambiare il proprio colore anche a causa delle fluttuazioni ormonali, o alla pigmentazione dello sfintere, sia negli uomini sia nelle donne.
Fino a qualche anno fa, la colorazione scura della cavità anale, era una seria preoccupazione sempre crescente per le pornostar, i danzatori e in misura differente e variabile, anche delle stelle del cinema.
Contemporaneamente alla diffusione della depilazione totale, ormai diffusa tra le donne che gli uomini, è cresciuto anche il desiderio di effettuare tale procedura di sbiancamento. Diverse aziende e case di produzione di prodotti per il corpo, hanno cominciato a sviluppare prodotti per soddisfare le esigenze dei propri clienti.
La procedura di sbiancamento anale comporta trattamenti specialistici, applicati in un centro o salone estetico da un tecnico cosmetico, tramite laser oppure tramite l’applicazione di una crema cosmetica nella zona interessata.
Da premettere però che tale procedura è vietata in alcuni paesi, specie in Francia e nel Regno Unito, a causa dei principi attivi della crema, tra cui l’idrochinone. Una sostanza utilizzata per schiarire la pelle e nella tintura per capelli, ma che si sospetta sia cancerogena, assieme al mercurio e ad altre sostanze chimiche, utilizzate come agenti sbiancanti attivi della pelle.
La melanina è l’elemento determinante nella colorazione della pelle, poiché, è quella sostanza chimica che viene prodotta naturalmente dal corpo umano e svolge una funzione determinante, nella protezione dai raggi solari e anche nella procedura di sbiancamento anale.
Più melanina viene prodotta, più scura diventa la pelle; altri prodotti come, l’idrochinone, il mercurio e le altre sostanze chimiche inibiscono la produzione della pelle di melanina, diminuendone la produzione nella zona cutanea in cui vengono applicate.
L’esposizione ai raggi ultravioletti può riossidare la pelle, creando un aspetto più scuro rispetto a quello di prima e questa è una delle ragioni per cui la maggior parte delle volte si consiglia di evitare l’esposizione alla luce solare subito dopo l’applicazione dei prodotti.
In più, l’uso prolungato d’idrochinone può aumentare lo spessore delle fibre di collagene, con la conseguente produzione di macchie cutanee. Queste sono le ragioni per le quali l’esposizione prolungata a entrambi questi prodotti possono causare il cancro, l’avvelenamento da mercurio, o insufficienza renale o epatica.
Molti di questi prodotti sono stati utilizzati dalle donne afro-americane per schiarire la loro pelle, causando in alcuni casi, degli effetti collaterali pericolosi come bruciore anale e cicatrici.
Come per qualsiasi intervento di chirurgia estetica, i rischi ci sono e spesso possono superare i potenziali benefici. Spesso sono gli stessi saloni di bellezza a consigliare dei kit di sbiancamento anale specializzati, confermandone la sicurezza.
Tuttavia i rischi connessi all’esposizione a lungo termine a queste sostanze chimiche, specialmente se cancerogeni. In ogni caso e al fine di evitare conseguenze spiacevoli, è opportuno utilizzare il trattamento o i prodotti consigliati da medici specializzati o dermatologi; di solito è preferibile il ricorso a metodi naturali.
Lo sbancamento non è riservato esclusivamente alla cavità anale, bensì può essere effettuati anche in altre parti intime e agli organi genitali.
Si tratta sostanzialmente di un processo di ringiovanimento necessario a sfoggiare una pelle perfetta: per queste ragioni, chi possiede il cosiddetto “culto della bellezza“, è più portato di altri a sottoporsi a questo trattamento.
La prima cosa da fare, prima di fare una qualsiasi acquisto, è controllare attentamente gli ingredienti, dal momento che le aree interessate come l’ano, la vagina o i capezzoli, sono delle parti estremamente sensibili e delicate che potrebbero essere facilmente colpite da allergie e altre malattie dovute a reazioni sbagliate.
Effettuare questo lo sbiancamento anale rappresenta un fattore determinante, perché costa di meno, rispetto ad una clinica specializzata e soprattutto ci si sente meno esposti, proprio per il carattere estremamente intimo e privato del procedimento, al quale ci si sottopone sempre con un filo di imbarazzo. Anche in questo caso bisogna valutare e prevenire eventuali rischi.
Quello che molti non sanno è che lo sbiancamento anale e vaginale può essere fatto anche a casa propria, utilizzando dei prodotti specifici, ma anche ingredienti di uso comune nella nostra cucina, come per esempio; il succo di limone, che è un ottimo coadiuvante naturale, adatto all’uopo.
il prodotto più richiesto resta ovviamente la crema sbiancante.
Tra i prodotti sbiancanti più diffusi, vi consigliamo la crema schiarente di FadeAway. Questo prodotto ha una doppia azione in quanto è utilizzabile per qualsiasi forma di sbiancamento della pelle grazie agli ingredienti che daranno alla vostra pelle un effetto illuminante. Il prodotto è ordinabile online, su Amazon dove potrete anche pagare godendo di tutta la sicurezza e la riservatezza del caso.
Segnaliamo anche la crema sbiancante di Ms.Dear, ideale per ripristinare l’elasticità della pelle.
Questo prodotto è adatto per tutte le parti del corpo, in particolare le ascelle e le parti intime. Ordina subito cliccando su Amazon: ha disponibilità immediata!
Solitamente la maggior parte delle persone preferisce acquistare i prodotti specializzati, direttamente on-line in forma anonima, come avviene per gli articoli erotici.
La prima cosa da fare è una bella doccia, per pulire bene e, in alcuni casi, calmare i nervi.
Essendo delle zone interne da cui passano e si insinuano tanti batteri, è opportuno depilare correttamente la zona interessata.
Una volta che tutto è pulito e ben rasato, arriva il momento di applicare una quantità generosa di crema sbancamento anale e strofinarla fino a quando non è tutto assorbita dalla pelle: di solito si tratta di creme delicate e ricavate da estratti vegetali, i quali non dovrebbero precedere alcuna sensazione di bruciore o formicolio nella zona di trattamento.
Di norma i trattamenti vanno effettuati una volta al giorno per un paio di settimane fino a quando non si è raggiunto il tono della pelle desiderato. Tuttavia qualora si verificasse una qualche reazione negativa alla crema, sarà necessario ripulire tutto e interromperne l’uso.
Tornando agl’ingredienti naturali, è ampiamente dimostrato il fatto che essi abbiano un minore impatto sull’organismo e dunque, meno effetti negativi sul nostro corpo. Nonostante ciò, anche gli ingredienti naturali tendono ad contenere una certa quantità di sostanze chimiche, che a volte possono reagire aggressivamente sull’individuo.
Vi sono ad esempio, alcuni prodotti sbiancanti, come l’acido azelaico, che sono considerati meno tossici e utili a ridurre la produzione di melanina.
Il rovescio della medaglia è però dato dal fatto che esso possa aumentare alcune possibili complicanze cutanee a lungo termine. Le creme sbiancanti anali sono state ideate per essere utilizzate in aree molto sensibili, così gli ingredienti in esse sono destinate ad essere delicato sulla pelle.
Il mercato è comunque ricco di una vasta gamma di prodotti considerati sicuri, perché includono alcuni degli ingredienti più sicuri in natura. Tra essi si possono evidenziare: la vitamina B3, l’estratto di uva ursina, il succo di limone, Emblica officinalis in polvere, estratto locorice, acido lattico e acido glicolico.
Purtroppo un mercato così trasversale è spesso soggetto a prodotti contraffatti che non danno alcun risultato, ma anche prodotti considerati pericolosi e ben lontani dall’ambito sbancamento anale. Alcuni di questi contengono, ancora e nonostante le restrizioni e divieti di diversi paesi, il pericoloso ingrediente idrochinone, di cui abbiamo parlato in precedenza.
Le ditte sotto accusa si difendono, sostenendo che una piccola percentuale come una soluzione al max del 4% di idrochinone sia innocua per il paziente, ma la realtà è che lo sbiancamento anale con prodotti che contengono l’idrochinone dovrebbe essere evitato, perché può causare gravi effetti collaterali come, la leucemia, danni al fegato e disturbi della tiroide.
E’ possibile prevedere che il futuro di questo trattamento si concentri sull’espansione di cosmetici garantiti nel quale sia gli uomini che le donne di tutto il mondo saranno in grado di eseguire nella sicurezza e nella privacy della propria casa.