Quali sono le mansioni di un sessuologo e quando è il caso di rivolgersi a un professionista del settore? Per capirlo ci siamo rivolti al Dott. Adriano Legacci, psicoterapeuta e sessuologo a Padova, al quale abbiamo posto le seguenti domande.
Il sessuologo ha una laurea in psicologia o in medicina e ha seguito un corso o un master in sessuologia clinica. È opportuno ricordare che nel nostro paese la legge non riconosce ancora la figura del sessuologo, nel senso che si parla di medici, psicoterapeuti o psicologi “perfezionati in sessuologia clinica”.
Nella prassi operativa la pratica psicoterapica si focalizza sui disturbi della sfera sessuale. Nel caso degli uomini si tratta prevalentemente di calo del desiderio, di impotenza e di eiaculazione precoce. In ambito femminile i problemi più frequentemente portati all’attenzione del sessuologo sono l’assenza del desiderio erotico, la frigidità, l’anorgasmia, il dolore durante il rapporto sessuale. La psicoterapia delle disfunzioni sessuali si pone come obiettivo a breve termine la risoluzione del quadro sintomatologico. Come obiettivo a lungo termine il perseguimento e il mantenimento di uno stato di benessere emotivo e fisico. Sul piano personale e su quello relazionale.
Quali argomenti vengono affrontati in una generica consulenza sessuologica?
Sono numerosi i temi che vengono comunemente affrontati nel contesto di una consulenza. Ogni fase evolutiva pone l’essere umano di fronte a domande specifiche inerenti il rapporto con la propria dimensione psichica ed erotica. Nel corso di una consulenza possono essere presi in esame argomenti correlati all’educazione sessuale, a quella emozionale e in generale allo sviluppo sessuale dell’età adolescenziale. In età adulta la consulenza viene generalmente richiesta in momenti di transizione evolutiva che richiedono una nuova “registrazione” del rapporto col proprio corpo o del proprio stile relazionale. La consulenza in età adulta può riguardare inoltre le malattie trasmissibili per via sessuale, i metodi di contraccezione e i problemi di identità sessuale. Non vanno dimenticate infine questioni delicate quali la sessualità in gravidanza e dopo la gravidanza, le cure per l’infertilità e la sessualità procreativa. Nel corso della terza età vengono portate all’attenzione del sessuologo tematiche connesse all’elaborazione della perdita del vigore e della freschezza fisica in un contesto psichico in cui il desiderio erotico può essere ancora fortemente presente e attivo.
Qual è la differenza tra consulenza sessuologia e terapia sessuologia?
In linea generale la consulenza sessuologica serve a fugare dubbi o chiarire idee. O a prospettare nuove line evolutive. Questo non equivale , in senso stretto, a fare terapia. La terapia sessuologica – non perdendo mai di vista la storia evolutiva, la filosofia di vita e lo stile caratteriale della persona- si focalizza sulla risoluzione del sintomo. Che si tratti di perdita del desiderio, impotenza, eiaculazione precoce, frigidità, anorgasmia, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale). Il fine del percorso psicoterapico è quello di ristabilire un corretto equilibrio tra psiche e soma e un funzionamento armonico e gratificante nella dimensione erotica.
Le terapie sono sempre personalizzate?
Non potrebbe essere altrimenti. Il quadro sintomatologico è lo stesso per tutti gli esseri umani. Le origini e i motivi della manifestazione del sintomo sono sempre particolari e personali. Come per la creazione di un abito di sartoria, ad ogni essere umano devono essere dedicate attenzioni e cure particolari ed esclusive. Perfino sul piano farmacologia non esiste un farmaco standardizzato che possa garantire gli stessi effetti in individui diversi. A maggior ragione è impensabile pensare di applicare un protocollo standardizzato alla psiche umana. È necessario, sempre, seguire sentieri nuovi e inesplorati per addentrasi nella complessità psichica di un individuo, alla ricerca delle specifiche, uniche e personali ragioni che hanno generato il sintomo in quello specifico essere umano.
Quanto dura una terapia sessuologica?
Non si può dare una risposta univoca a questa domanda. Le variabili che entrano in gioco sono numerose. È necessario partire preliminarmente da una diagnosi clinica, che sarà sessuologica e ginecologica per una donna e sessuologica e andrologica per un uomo. I tempi necessari per la risoluzione di un sintomo sono correlati all’età del paziente (pazienti più giovani hanno una prognosi più favorevole e tempi risolutivi più rapidi) e al livello di maturazione libidico-emotiva del soggetto. Giungono talvolta in terapia persone che sono semplicemente ad un unico passo dalla risoluzione del problema. Sono i casi in cui non serve di più, letteralmente, di una “pacca sulla spalla” per passare felicemente oltre. Esistono invece casi più complessi in cui – per l’età del paziente o per altri fattori psichici personali- per raggiungere risultati soddisfacenti occorrono tempi più lunghi. Un altro fattore importante è costituito dalla presenza o meno di un partner sessuale. Nel caso in cui un partner sia presente occorre avere una piena conoscenza delle dinamiche di coppia. Diventa fondamentale comprendere se i due membri della coppia abbiano o meno la stessa percezione del problema, e la stessa motivazione ad affrontarlo. Se tra i due esista o meno dialogo, in quale fase del ciclo di vita si trovano, se hanno dei figli e come vivono la loro genitorialità, se l’empatia e la condivisione sono presenti, se nella vita quotidiana si innescano lotte di potere, e così via.
Quali altri aspetti devono essere valutati in previsione di una terapia sessuologica?
Determinazione personale, coraggio, capacità di mettersi in discussione sono i migliori indicatori prognostici in previsione dell’inizio di una terapia – sia individuale che di coppia. L’età del paziente e l’insorgenza recente o di lunga data del sintomo costituiscono variabili importanti. Nel caso di una terapia sessuologica di copia è necessario capire se la copia sia chiusa o aperta, ed esistano altre relazioni in atto. Il grado di motivazione da parte di entrambi i partner nei confronti della terapia costituisce una variabile determinate.
Chi desidera avere maggiori informazioni su questo sessuologo di Padova ha la possibilità di contattarlo tramite il web. Per gli utenti che attestano di trovarsi in uno stato di necessità e hanno bisogno di un supporto psicologico, si applica un onorario calmierato. I costi di accesso al servizio possono essere ulteriormente ridotti grazie a sedute di gruppo o al ricorso a consulenze di tipo non psicoterapico. Chi desidera un appuntamento può ottenerlo, di solito, entro i 3 giorni lavorativi successivi alla data in cui è stata effettuata la richiesta. Il dottor Legacci applica una psicoterapia ad approccio integrato, che si avvale di diverse metodologie che provengono da scuole di pensiero e approcci differenti.