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Il setto nasale è la parete che divide la cavità nasale in due parti.
Idealmente dovrebbe dividere il naso esattamente a metà, separandolo in due narici uguali, ma in realtà una buona percentuale di persone presentano delle asimmetrie più o meno marcate.
È costituito posteriormente da uno scheletro osseo di supporto e anteriormente (la parte visibile sul viso) da una cartilagine che, se deformata e deviata per cause congenite o traumatiche, può essere causa di diversi sintomi più o meno gravi o invalidanti.
Nella maggior parte dei casi il sintomo principale è la difficoltà a respirare correttamente da entrambe le narici.
Si può presentare completa o parziale ostruzione di una delle due cavità nasali, congestione, disturbi del sonno, sanguinamento nasale frequente, dolore al volto, mal di testa.
Si tratta di uno strumento che agisce in modo “meccanico”, non invasivo, e soprattutto non definitivo. Un dispositivo in plastica da applicare sul naso formato da piccoli dischi in morbido silicone, si applica sul dorso del naso e dovrebbe essere in grado di rimodellare la cartilagine, andando a eliminare piccoli difetti e imperfezioni.
Questo tipo di dispositivi promettono di eliminare le piccole gobbe che possono essere presenti sul naso, di assottigliare una punta troppo grossa o di risollevarla e di correggere l’asimmetria modificando gradualmente e lentamente la forma della cartilagine del naso, tendendola dritta.
Come si utilizza
Bisogna lasciare defaticare un la cartilagine, tra una applicazione e l’altra, per non stressarla troppo.
Il prodotto lavora sulla cartilagine del naso e, con un’applicazione costante, ne dovrebbe modificare la forma. I primi risultati sarebbero visibili già dopo 30-45 giorni ma, affinché il risultato sia davvero soddisfacente, bisognerebbe utilizzarlo, come da istruzioni, per almeno 90 giorni.
Le recensioni su questo tipo di dispositivi sono molto contrastanti e non sono state effettuate ricerche mediche che abbiano dato risultati soddisfacenti in merito.
Esistono anche dei facili esercizi che, fatti con regolarità, possono aiutare a raddrizzare la cartilagine deviata del setto nasale:
Raddrizzare la forma del naso
Se fatto in maniera costante, si potranno vedere dei risultati in termini di cambiamento della forma del naso. Inoltre questo esercizio aiuta a prevenire la caduta del naso dovuta all’invecchiamento. Esercitando una pressione regolare si obbliga la cartilagine ad assumere una determinata forma, sostenuta anche dai tessuti circostanti che si rafforzeranno con questo esercizio.
Come eseguire l’esercizio:
Correggere e rafforzare la cartilagine
L’invecchiamento causa molti cambiamenti, in particolare deteriorazioni degli arti, ossa, cartilagine e muscoli facciali. Il seguente esercizio aiuterà a rimodellare la forma del naso e a prevenire il deterioramento della cartilagine.
Come eseguirlo:
Rafforzare i muscoli del viso
Semplice esercizio di ginnastica facciale che comporta un allenamento di tutta la struttura muscolare ai lati del naso:
Come eseguirlo:
L’unica soluzione definitiva per raddrizzare il setto nasale deviato, è un intervento chirurgico che prende il nome di settoplastica.
Nel corso dell’operazione, il medico chirurgo provvederà a raddrizzare il setto nasale: nei casi più problematici è possibile anche rimuovere il pezzo di setto deviato e, una volta raddrizzato, reinserirlo nell’apposita sede.
L’operazione inizia con l’esecuzione di un’incisione endonasale (all’interno del naso, quindi invisibile esternamente), alla quale segue lo scollamento della cartilagine dalla mucosa. Si procede poi a rimuovere la parte di cartilagine deviata e ad applicare dei punti di sutura riassorbibili.
I tempi di recupero variano, dalle 3/4 settimane possono arrivare anche a 8 nei casi più complessi in cui si dovrà intervenire anche sui turbinati. In generale questo intervento chirurgico non ha controindicazioni, si sconsiglia però di effettuarlo nei mesi estivi.
Il rischio, infatti, è quello di complicare la situazione per via della formazione di edemi e per l’insorgenza di emorragie, tutte evenienze legate alle alte temperature e al loro effetto vasodilatatorio.
Gli esiti sono quasi sempre positivi, ma è importantissimo seguire le indicazioni del medico per il post operatorio ed effettuare le visite periodiche in cui verranno rimosse man mano le croste. Essenziale, inoltre, è eseguire lavaggi nasali e l’eventuale trattamento di nebulizzazione a base di acido ialuronico.
Seguendo queste indicazioni, si riesce a limitare molto la formazione di croste e, in alcuni casi, a dimezzare i tempi di recupero, permettendo al paziente di riacquistare il prima possibile una completa capacità respiratoria.