Argomenti trattati
La celiachia è chiamata anche intolleranza al glutine.
Come fare a capire se ne siamo colpiti? Come capirlo dal nostro corpo? Che esame dovremmo svolgere per capire se siamo in presenza di celiachia oppure no? Intanto, dobbiamo considerare che questa si manifesta con determinati tipi di disturbi, di vario genere e di diversa intensità.
La celiachia è una malattia autoimmune, che può colpire determinati soggetti predisposti. L’origine è l’assunzione di alimenti che contengono glutine o tracce di esso.
L’ingestione di glutine comporta una anomala reazione immunitaria, a livello di intestino tenue. Se un soggetto celiaco continua a consumare glutine, arriverà ad una fase di infiammazione cronica dell’intestino, che poterà alla definitiva scomparsa dei villi intestinali. In un soggetto celiaco, i villi regrediscono e la mucosa intestinale viene danneggiata dal glutine. Piano piano, l’intera superficie di esso va a scomparire. Esistono diverse forme di celiachia: c’è quella classica, chiamata tipica, oppure quella atipica.
Esiste, inoltre, un tipo di celiachia silente. La patologia è piuttosto complessa ed è determinata da vari tipi di fattori, cui annoveriamo gli ambientali e anche ereditari. La genetica, infatti, è molto importante: se già una persona tra i parenti di primo grado è intollerante al glutine, un soggetto avrà il rischio di incorrere in celiachia dieci volte di più di una persona che non ha parenti sofferenti di ciò. Il tutto è riconducibile ai fattori HLA, dei geni che riconoscono delle molecole estranee all’organismo.
Quali esami dovremmo svolgere se vogliamo sapere se siamo intolleranti al glutine oppure no? In primo luogo, tramite analisi del sangue, si vanno a controllare gli anticorpi ed autoanticorpi. Se i livelli di anticorpi sono superiori alla norma, è possibile che si sia in presenza di celiachia. Un altro tipo di esame è il breath test al sorbitolo, ovvero il test del respiro. Si somministra 5 g di sorbitolo al paziente e, successivamente, si controlla la concentrazione di idrogeno nell’aria.
Se questa aumenta, è possibile essere in presenza di celiachia, ma non è automatico. Una positività al test, infatti, può indicare anche problemi di malassorbimento intestinale differenti dalla celiachia. Possibile, inoltre, l’esame delle feci, anche se ultimamente è poco utilizzato. La positività al test, infatti, si va a registrare in ogni tipo di malassorbimento intestinale, non direttamente collegato alla intolleranza al glutine. Infine, abbiamo un esame invasivo, ma che rivela direttamente la conferma della presenza di malattia celiaca oppure no: è l’esofagogastroduodenoscopia.
Viene inserito attraverso la bocca un lungo e sottile tubicino morbido. Viene, così, fatto scendere nell’esofago fino allo stomaco e al primo tratto di duodeno. Nella maggior parte dei casi, l’esame più effettuato è la biopsia intestinale, ovvero un prelievo di una piccola porzione di tessuto dell’intestino che sarà poi analizzata, al fine di capire se si è in presenza di celiachia oppure no.
Come si manifesta la celiachia? E’ possibile capire se siamo in presenza di celiachia oppure no attraverso una lunga serie di disturbi.
Tali disturbi, però, essendo particolarmente generici, non indicano direttamente la presenza dell’intolleranza e, infatti, possono essere anche scambiati per altri tipi di malattie come il colon irritabile, il morbo di Crohn e altre ancora. La celiachia si può manifestare con intensi dolori addominali, gonfiore, ma anche diarrea, vomito, costipazione, feci pallide ed eccessivo dimagrimento. Un altro sintomo, specie nei bambini, può essere l’irritabilità. Nei bambini e nei neonati, il sospetto di celiachia sorge se lo sviluppo del bambino non è normale, ad esempio in caso di ritardo nella crescita, bassa statura, ritardi nella pubertà, difetti dello smalto dentale dei denti definitivi.
Gli adulti possono avere sintomi come artrite, affaticamento, anemia, depressione, intorpidimento di mani e piedi, osteoporosi, convulsioni, amenorrea (assenza di mestruazioni), sterilità, aborti spontanei, stomatite aftosa in bocca, eruzione cutanea del tipo di dermatite. Esistono delle persone che possono non presentare, almeno in fase iniziale, nessun sintomo. Tuttavia, nel lungo periodo, possono svilupparsi complicazioni, anche legati a problemi al fegato e tumori all’intestino. La celiachia, inoltre, può svilupparsi in qualsiasi periodo della nostra vita.
Alcuni sono neonati, altri possono iniziare a soffrire di intolleranza al glutine in età adulta o tardiva. Si stima, inoltre, che i casi di intolleranza al glutine siano sempre di più rispetto al passato. Il trattamento consiste in una dieta priva di glutine, particolarmente rigida e a vita. Grazie a tale tipo di dieta, i sintomi inizieranno a scomparire e la mucosa intestinale si andrà a rigenerare. Non esistono farmaci, infine, per la cura: la celiachia è un’intolleranza, non una malattia a tutti gli effetti.