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La sindrome dell’occhio secco, conosciuta anche come Dry Eye Syndrome, è un disturbo che colpisce circa il 30% della popolazione, con una prevalenza maggiore nelle donne. Questo problema si manifesta quando il film lacrimale non riesce a mantenere adeguatamente idratati gli occhi, causando sintomi come secchezza, bruciore e irritazione. Negli ultimi anni, l’uso delle mascherine durante la pandemia ha amplificato questa condizione, poiché l’aria espulsa dalla bocca tende a evaporare il film lacrimale, aggravando la situazione.
Oltre all’uso delle mascherine, un altro fattore determinante è l’esposizione prolungata a dispositivi digitali come computer e smartphone. Questi dispositivi emettono luce blu, che ha un effetto disidratante sul film lacrimale. Secondo il professor Luigi Marino, esperto in chirurgia refrattiva, è fondamentale prestare attenzione anche alle fonti di luce artificiale, come neon e LED, che possono contribuire al problema. Inoltre, il comportamento umano gioca un ruolo cruciale: la tendenza a fissare lo schermo senza fare pause riduce il naturale ammiccamento, essenziale per mantenere gli occhi idratati.
Per contrastare la sindrome dell’occhio secco, è consigliabile adottare alcune pratiche quotidiane. Prima di tutto, è importante fare pause frequenti durante l’uso del computer, staccando lo sguardo dallo schermo ogni 40-45 minuti. Massaggiare delicatamente gli occhi con il calore delle mani può stimolare le ghiandole di Meibomio, responsabili della produzione di lipidi essenziali per la lacrima. Inoltre, uscire all’aperto e focalizzarsi su un punto lontano aiuta a rilassare gli occhi.
Se i sintomi persistono, è fondamentale consultare un oculista per una valutazione approfondita e per ricevere un trattamento personalizzato, che può includere lacrime artificiali specifiche in base alla causa della secchezza.
Se i rimedi casalinghi non portano sollievo, è essenziale rivolgersi a un oculista. Attraverso test specifici, come il test di Schirmer, il medico può valutare la quantità e la qualità del film lacrimale. In base ai risultati, possono essere prescritti colliri su misura, che variano a seconda della composizione lacrimale.
In caso di secchezza severa, possono essere raccomandati gel o pomate per la notte, che offrono un’idratazione prolungata. Recentemente, sono stati introdotti anche colliri innovativi a base di liposomi, che aiutano a mantenere l’umidità oculare.