Si sente spesso parlare della sindrome di Parigi, ma non tutti sanno di cosa si tratta.
Vediamo insieme, in questo articolo, in cosa consiste questo disturbo, chi colpisce maggiormente, e come si fa a riconoscere di essere affetti dalla sindrome di Parigi.
Per sindrome di Parigi si intende un disturbo psicologico che colpisce i visitatori di qualunque luogo desiderato. I visitatori che vengono colpiti da questa sindrome avvertono un senso di forte delusione, e di tachicardia.
La patologia nasce dal confronto con la città completamente diversa da come la si era immaginata e idealizzata. Ma non accade solo a Parigi. Allora perché si chiama così? Il motivo è che quando si iniziò a studiare la sindrome, si notò come colpisse maggiormente i turisti giapponesi che si recavano dal Giappone fino ai piedi della Tour Eiffel con grandissime aspettative e che ne restavano poi delusi. Non perché non fosse bella e maestosa, ma semplicemente perché poi non era come gliene avevano parlato.
Da qui, il nome di questo disturbo psicologico.
Una delle cause di questa sindrome è anche la differenza culturale, dato che le abitudini comportamentali dei giapponesi sono molto diverse da quelle dei francesi. Questi ultimi, infatti, godono di un temperamento più informale, in netta contrapposizione con la più rigida cultura giapponese. Questa discrepanza contribuisce alla manifestazione della sindrome.
A soffrine di più, oltre i giapponesi, anche le donne trentenni che non hanno mai viaggiato in Europa.
Tutta la poesia e il romanticismo idealizzato dalle donne nel visitare Parigi, viene smorzato appena avranno occasione di avere a che fare con camerieri francesi scortesi o capiranno l’incapacità dei parigini di comunicare in una lingua diversa dal francese. Lo stesso è accaduto anche a turisti cinesi.
Ora, non preoccuparti. E’ facile capire se soffri o hai sofferto della sindrome di Parigi, e non è incurabile.
Questo disturbo psicologico fa sperimentare a chi lo vive un disagio che deriva dall’avere idealizzato un luogo che poi nella realtà differisce dalle aspettative che si è creato. Il soggetto interessato va incontro a malesseri psicofisici, come il senso di dispersione e confusione.
Nei casi più gravi possono verificarsi sintomi psicotici, come allucinazioni visive e/o uditive. Nella maggioranza dei casi la sindrome si verifica in individui che, prima di partire, non avevano mai sofferto di malattie psichiatriche.
E’ come vivere uno shock culturale. Ecco le caratteristiche della sindrome di Parigi:
Non c’è da preoccuparsi. Salvo rari casi, la sindrome di Parigi si risolve in un completo recupero spontaneo immediatamente dopo aver abbandonato l’area o al massimo dopo alcune settimane dopo il ritorno nel proprio Paese.