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L’ernia inguinale è una patologia molto comune negli ultimi anni, favorita da una vita sedentaria e da una scarsa attività fisica.
Vediamo insieme con quali sintomi si presenta e in che modo si può intervenire.
Si tratta di una delle patologie più diffuse della società contemporanea, e può essere una diretta conseguenza delle abitudini posturali del nostro corpo o del sovrappeso. Può essere causata anche da traumi e dalla tipologia di lavoro. Si tratta di una protrusione di una parte dell’intestino attraverso la parete addominale. Colpisce sopratutto gli uomini perché dipende anche dalla conformazione fisica dei genitali, e si sviluppa in corrispondenza di una zona di debolezza situata tra tessuti muscolari e connettivi: viene impedito il contenimento dei visceri nella loro cavità naturale.
Pur manifestandosi prevalentemente negli uomini di mezza età, è possibile che l’ernia inguinale colpisca anche le donne, gli anziane e i bambini. E’ importante sottolineare che nelle donne è difficile distinguere un’ernia inguinale da un’ernia crurale, per questo è bene eseguire analisi approfondite.
Non sempre è facile individuarne i sintomi, e spesso si tende a sottovalutare notevolmente il problema soprattutto quando il rigonfiamento non è particolarmente visibile. Comunque, nella maggior parte dei casi, un’ernia inguinale provoca una tumefazione visibile che può causare un fastidio generale senza ulteriori sintomi.
In alcuni casi l’escrescenza viscerale può essere confusa con il grasso addominale.
Se a un primo segnale di allarme non segue un’adeguata visita di controllo però, la situazione potrebbe peggiorare specialmente se la compressione della parte dell’intestino aumenta determinando una fuoriuscita dalla breccia inguinale. In questi casi iniziano manifestarsi i segni più evidenti come tumefazione e gonfiore della zona interessata. Allora la protrusione può provocare un dolore fisso, a volte sordo e a volte continuo, o gradualmente ingravescente, che si accentua in seguito a colpi di tosse troppo forti o in seguito all’attività sessuale.
Capita anche che il dolore sia alternato da nausea e vomito e spesso aumenta verso la fine della giornata, impedendo anche un riposo adeguato: in questo caso una posizione supina può aiutare ad alleviare la sofferenza fisica che ne consegue. Se il dolore insorge in maniera più acuta e non si allevia né mettendosi in posizione supina, né facendo ricorso a manovre manuali, è possibile che vi sia il cosiddetto strozzamento dell’ernia: in questo caso sarà necessario un intervento chirurgico urgente, al fine di evitare complicanze serie quali la peritonite, ossia la perforazione intestinale che determina l’infiammazione di tutta la cavità addominale.
Poiché l’ernia è evidente solo con l’aumento della pressione addominale, il paziente deve essere visitato in posizione eretta e invitato ad uno sforzo o ad un colpo di tosse. Se al tatto si percepisce una tumefazione molle di volume variabile, la diagnosi dovrebbe essere abbastanza chiara a completa.
L’intervento chirurgico di riparazione comporta l’incisione inguinale, che viene fatta con anestesia locale e senza necessità di ricovero, oppure per via laparoscopica, che è meno invasiva ma più complessa, poiché si esegue effettuando tre piccole incisioni in anestesia generale.
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