L’HIV è un virus che provoca l’AIDS ed è altamente contagioso.
Appartiene al gruppo dei retrovirus ed è comparso per la prima volta intorno agli anni cinquanta, ma è negli anni ottanta che subisce una rapida diffusione. Il virus HIV, una volta contratto, rimarrà nel corpo per il resto della propria vita essendo l’organismo non in grado di eliminarlo. Pertanto è necessario seguire le basilari regole di prevenzione per ridurre al minimo il rischio di contrarre l’HIV. In seguito quindi vedremo quali sono nello specifico i sintomi HIV e quali sono i metodi di prevenzione scientificamente provati.
È possibile che inizialmente la persona contagiata non presenti alcun sintomo. Infatti solo dopo mesi o anni si possono manifestare i segnali tipici dell’HIV. Tra i principali troviamo febbre, stanchezza e altri sintomi che tuttavia possono essere confusi con i comuni sintomi influenzali.
Nelle fasi successive, quando il virus colpisce il sistema immunitario, si presenteranno nel soggetto ulteriori sintomi come ad esempio un brusco calo di peso, una forte stanchezza, diarrea prolungata e ingrossamento dei linfonodi.
Nel caso in cui si rilevano questi sintomi è fondamentale eseguire immediatamente il test dell’HIV per capire se si è effettivamente difronte ad un contagio o meno.
Prima di accennare le regole di prevenzione, è necessario capire innanzitutto come avviene il contagio. La trasmissione del virus può avvenire tramite il sangue, attraverso una trasmissione verticale o una trasmissione sessuale.
Dunque, capito quali sono le modalità di trasmissione, passiamo ora a vedere quali sono i principali metodi di prevenzione.
Per quanto riguarda la trasmissione per via sessuale, è fondamentale l’utilizzo del profilattico in qualsiasi rapporto e per tutta la sua durata.
Per le trasmissioni che avvengono con il contatto con il sangue infetto, questo tipo di trasmissione può essere più frequente in chi fa uso di droghe e in particolare a favorire il contagio è la condivisione degli aghi o comunque di altri strumenti per l’assunzione di sostanze stupefacenti.
Pertanto è necessario in questi casi utilizzare aghi nuovi o sterili.
Per le trasmissioni madre figlio, il rischio di contagio nei paesi sviluppati è molto basso con una percentuale che varia tra lo 0% e il 5%. Tale percentuale però aumenta fino al 30% laddove la prevenzione è bassa.