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In Italia il numero dei fumatori è in calo da diversi anni. Il motivo è semplice: le persone vivono in modo più consapevole e prestano maggiore attenzione alla propria salute. Inoltre, sembrerebbe che questo calo dei fumatori sia legato anche alla contemporanea diffusione della sigaretta elettronica, un dispositivo nato come alternativa alle bionde.
Che lo svapo sia un’attività sempre più praticata non è una sorpresa. Basta fare due passi per notare quanto sia aumentato il numero dei negozi fisici dedicati alla vendita di e-cig e e-liquid negli ultimi anni. E, nel contempo, sono nate anche numerose aziende che si sono lanciate nell’eCommerce di prodotti per lo svapo.
Insomma, ad oggi è sempre più facile trovare un’alternativa al tabacco per tutti coloro che cercano di smettere di fumare: basta recarsi al più vicino negozio di vaper, o affidarsi a quelli presenti sul web e magari comprare su Terpy, tra gli shop online più noti del settore, e fare un tentativo con lo svapo nella speranza che la sigaretta elettronica possa rivelarsi un alleato contro il vizio del fumo.
Ma vale davvero la pena di provare questa strada? Le sigarette elettroniche sono efficaci nella lotta contro il fumo e rappresentano realmente un’alternativa meno dannosa per la salute?
Nel seguente articolo risponderemo a questi interrogativi.
Le drammatiche conseguenze del fumo sulla salute sono ben note alla stragrande maggioranza della nostra società e anche buona parte dei tabagisti stessi. Ciononostante, circa il 20% della popolazione italiana continua a consumare le sigarette tradizionali. In altre parole, nel nostro Paese ben una persona su 5 ha il vizio del fumo con conseguenze disastrose sulla salute.
Attualmente, infatti, si stima che siano attribuibili alle sigarette tradizionali il 20% dei decessi tra gli uomini e l’8% tra le donne.
Il motivo, come noto, è legato alla dannosità del fumo di tabacco che, per ogni anno di consumo, riduce la durata media della vita di 3 mesi e causa il 27% circa dei tumori.
Se trasformiamo le percentuali in numeri assoluti, le cifre sono ancora più impressionanti: secondo i dati riportati dal Ministero della Salute, ogni anno le sigarette causano quasi 100.000 morti e pesando per oltre 25 miliardi di euro all’anno sulle casse dello Stato.
Per combattere la lotta contro il fumo sono stati sviluppati numerosi prodotti a base di nicotina utilizzati in modo da soddisfare la dipendenza dei tabagisti senza che sentano il bisogno di consumare le sigarette tradizionali.
Tra questi, i più noti sono le gomme da masticare, i cerotti e gli spray orali.
Tuttavia, di recente è stato scoperto che la sigaretta elettronica sarebbe più efficace di tutti questi prodotti come supporto per chi smette di fumare. È quanto emerso da uno studio condotto dal King’s College di Londra che ha interessato 886 tabagisti.
In sostanza, i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: ai primi sono stati forniti i classici prodotti per la terapia nicotinica sostitutiva che abbiamo elencato poc’anzi. Ai secondi, invece, sono state date delle sigarette elettroniche.
I partecipanti hanno utilizzato i dispositivi per un anno e, al momento della verifica dei risultati, è emerso che tra coloro che avevano utilizzato gomme da masticare, cerotti e via dicendo, solo il 9,9% era riuscito a resistere alla tentazione di fumare.
Per quanto riguarda quelli che avevano ricevuto la sigaretta elettronica, invece, la percentuale di coloro che sono riusciti a tenersi lontani dalle bionde è salita al 18%.
Gli effetti a lungo termine del vaping sui polmoni non sono ancora del tutto chiari ed è palese che l’opzione migliore per i nostri polmoni è respirare aria pura. Tuttavia, visto che la sigaretta elettronica è nata come un’alternativa alle bionde meno dannosa per la nostra salute, possiamo domandarci se questa affermazione sia effettivamente esatta.
Per rispondere possiamo fare alcune considerazioni.
Innanzitutto, le e-cig funzionano attraverso la vaporizzazione degli e-liquid senza alcuna combustione, al contrario delle sigarette tradizionali. In altre parole, chi svapa non inala le centinaia di tossine prodotte dal tabacco che brucia come il monossido di carbonio e la formaldeide, responsabili della maggior parte dei danni causati dal fumo.
Inoltre, gli e-liquid contengono due soli ingredienti, il glicole propilenico e la glicerina vegetale. Questi composti vengono utilizzati normalmente come additivi alimentari e sembrerebbero essere privi di effetti dannosi sui polmoni.
In sostanza, in base ai dati che abbiamo elencato in questo paragrafo, sembrerebbe si possa tranquillamente affermare che lo svapo è meno nocivo del fumo come ammettono anche importanti autorità in ambito sanitario come l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e l’agenzia governativa inglese Public Health England.
In questo articolo abbiamo spiegato perché la sigaretta elettronica è uno strumento estremamente utile nella lotta contro il fumo.
Secondo alcune ricerche inglesi, questi dispositivi sono decisamente più efficaci rispetto ai prodotti per la terapia nicotinica sostitutiva normalmente utilizzati come supporto per smettere di fumare e, per questo motivo, le autorità britanniche ne stanno promuovendo l’utilizzo da diversi anni.
Certo, l’obiettivo finale di chiunque sia dipendente dalla nicotina dovrebbe essere quello di smettere di inalare qualsiasi sostanza che non sia l’aria pura, ma sappiamo bene quanto possa essere difficile conseguire questo risultato senza il supporto di strumenti ad hoc.
Per questo motivo, non possiamo che guardare con favore all’aumento del numero dei fumatori che decidono di passare al vaping, con la speranza che si tratti di una tappa provvisoria che li porti a liberarsi definitivamente dalla schiavitù dalla nicotina.