Argomenti trattati
Perché alcune persone si ritrovano a camminare nel sonno? Non arrivano a vagare sul cornicione di un grattacielo come in molti film da ridere ma, nonostante il più delle volte adottino comportamenti non rischiosi, al massimo un po’ bizzarri, come spostare oggetti o indossare diverse paia di calzini, ogni tanto vanno incontro a spiacevoli incidenti.
Il sonnambulismo è un fenomeno che è sempre stato avvolto nel mistero. Le cause possono essere diverse, scopriamo quali sono.
Il sonnambulismo è un disturbo del sonno annoverato tra le parasonnie che porta a compiere attività motorie automatiche nel bel mezzo della notte in uno stato di coscienza alterato. Questo fenomeno colpisce soprattutto i bambini nella fascia di età compresa tra i 7 e i 12 anni e quasi sempre scompare da solo nel tempo, generalmente con l’adolescenza.
In pratica, il sonnambulo è in grado di alzarsi dal letto e girovagare per casa come se fosse sveglio, ma in realtà non è cosciente. C’è un risveglio parziale, il corpo esegue azioni complesse ma il soggetto è in uno stato di incoscienza e normalmente quando si sveglia non ricorda nulla.
Diversamente da quanto molti credono, il sonnambulo non agisce in risposta a quanto sta sognando. La scienza ha infatti dimostrato che gli episodi di sonnambulismo non si verificano durante la fase REM, nella quale i sogni sono più frequenti, ma durante il passaggio tra la fase non-REM e quella REM.
Durante gli episodi di sonnambulismo, questo passaggio avviene in maniera anomala tanto che il sonnambulo non è in grado di giungere ad una piena fase REM, normalmente caratterizzata da una specie di paralisi muscolare, che impedisce al sognatore di eseguire movimenti.
I sonnambuli sono capaci di qualsiasi cosa. Oltre a passeggiare per la stanza, coloro che soffrono di questo disturbo del sonno possono tenere intere conversazioni con se stessi, spostare oggetti o fare cose stravaganti, come spogliarsi, mettersi a suonare uno strumento musicale o uscire di casa in piena notte.
Queste scorribande notturne aumentano il rischio di cadere da altezze elevate, farsi male, fratturarsi involontariamente le dita dei piedi, e così via. Di solito il soggetto non si accorge del dolore fino al risveglio. Quindi, pur essendo un fenomeno benigno a risoluzione spontanea, se si sospetta che il proprio bambino sia sonnambulo è consigliabile rivolgersi a un esperto, specialmente se gli episodi diventano frequenti e si ritiene possa esserci il rischio di incorrere in situazioni pericolose.
Solo in rarissimi casi, il sonnambulo arriva ad avere comportamenti pericolosi per gli altri, specie quando la condizione persiste nell’età adulta. Può, ad esempio, colpire accidentalmente il proprio partner, mettere in atto comportamenti sessualmente aggressivi (sexsonnia) e persino uccidere.
Sebbene sia nota una certa ereditarietà nei sonnambuli, le cause del fenomeno non sono ancora chiare, ma è stata riscontrata la presenza di alcuni fattori che possono favorire l’insorgere degli episodi.
Tra questi rientrano:
– uno stress familiare o scolastico;
– infezioni con febbre (soprattutto nei bambini);
– deprivazione di sonno;
– consumo di alcol;
– uso di alcuni farmaci;
– alterazione del ritmo sonno-veglia;
– stimolazioni sonore o luminose durante il sonno;
– un pasto serale troppo pesante.
Il sonnambulismo può essere anche il sintomo di alcune malattie come il disturbo d’ansia, la depressione, le apnee notturne, le encefalopatie, la sindrome delle gambe senza riposo e i disturbi ossessivo-compulsivi.
La probabilità di soffrire di sonnambulismo aumenta se nella famiglia di origine ci sono altre persone con questo disturbo.
Studi recenti hanno individuato nell’alterazione genetica localizzata su una sezione del cromosoma 20 la causa del sonnambulismo, ma i geni responsabili non sono ancora stati identificati con precisione.