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Il sonnambulismo fa parte della categoria dei disturbi del sonno. Quali sono le cause e che tipi di rimedi possiamo adottare per sbarazzarcene? Vediamo di conoscere più nel dettaglio questo disturbo, che può avere varie motivazioni.
Il sonnambulismo non è una patologia grave, ma può essere fastidiosa. In genere è un qualcosa di benigno. Si verifica soprattutto nella prima parte della nottata, cioè entro circa due ore dall’addormentamento. Chi è sonnambulo compie dei movimenti senza accorgersene. In realtà sta continuando a dormire, nonostante la sua attività motoria. Al risveglio non si ricorderà nulla dell’accaduto.
Vi sono dei casi in cui il soggetto che è affetto da questa patologia si siede sul letto ad occhi aperti. In altri casi, invece, compie dei gesti importanti come alzarsi, lavarsi, vestirsi o accendere la televisione. Dopo tali episodi, il soggetto in genere torna a dormire. Al risveglio, non si ricorderà più niente di quanto successo. La durata media di un episodio di sonnambulismo è circa dai 5 ai 20 minuti.
E’ possibile che le persone parlino durante questi attacchi, oppure diventare aggressivi. In genere, si tratta di un comportamento che è piuttosto naturale. Quindi, si può risolvere da solo. E’ sempre stare attenti, però, ai comportamenti che la persona sonnambula tiene, in quanto in quel momento non è affatto cosciente di ciò che fa e di ciò che è intorno a sé. Quindi, potrebbe compiere anche dei gesti che sono pericolosi per la vita.
Si stima che siano soprattutto i bambini e gli adolescenti a soffrire di questo disturbo, che sembra essere anche piuttosto comune. Addirittura, si pensa che circa il 30% dei bambini possa aver sperimentato almeno una volta nella vita un episodio di sonnambulismo. Vi sono, però, anche persone che presentano questo sintomo in modo ricorrente. Ciò riguarda il 6% dei casi. Spesso è un fenomeno che riguarda le persone fino ai 12 anni di età. Dopodiché tende a sparire in modo progressivo. Soltanto il 2% degli adulti, inoltre, presenta questo disturbo del sonno.
Vediamo, adesso, di cercare di capire quali sono le cause del sonnambulismo. Cosa accade nel corpo di un sonnambulo e, soprattutto, nella mente? In realtà, si afferma che si tratta di una ipereccitabilità della corteccia cerebrale. Questa impedisce al soggetto di avere un sonno profondo e, quindi, dall’altro lato mantiene i meccanismi attivi di veglia e di sonno della persona. Vi sono, però, altri studi e teorie che avanzano l’ipotesi di un’alterazione genetica di un tipo di cromosoma, il numero 20, che potrebbe portare a tali tipi di episodi. In realtà, questa ipotesi non è mai stata dimostrata e il gene in questione non è stato ancora del tutto ritenuto responsabile di ciò.
E’ possibile che alla base vi siano dei problemi di natura psicologica. Il bambino, magari, non è in grado di elaborare le tensioni della sua età e, per questo motivo, avverte tali tipi di problematiche durante la notte, quando non è cosciente. Si dice che non si dovrebbe mai andare a svegliare un sonnambulo. Perché? Si creerebbe, nel suo cervello, un’interruzione improvvisa del sonno. Ciò potrebbe destabilizzare il paziente e portarlo ad uno stato di disorientamento, che si potrebbe anche tradurre in un forte shock emotivo.
Meglio, quindi, evitare. E’ vero che ogni persona manifesta il sonnambulismo in modo differente. Infatti, le cure variano spesso da persona a persona. E’ necessario cercare di scoprire le cause, per arrivare alla soluzione del problema. Per diagnosticare il sonnambulismo ci vogliono degli episodi che si ripetono per più volte, tipo un tot al mese. Se ciò si verifica sporadicamente, non si può parlare di tale disturbo del sonno, ma di qualcos’altro.
E’ possibile che la persona abbia uno sguardo fisso. In genere il sonnambulo non cammina con le braccia tese di fronte, così come si pensa erroneamente. A volte, se al sonnambulo vengono poste domande, questa persona potrebbe anche rispondere, seppure in modo sbagliato o insensato. Spesso, però, non risponde proprio alle domande. I bambini più brandi possono svegliarsi con più facilità rispetto a quelli più piccoli. In alcuni casi, si possono verificare alcuni episodi di enuresi.
Di per sé, quindi, possiamo dire che non è affatto un qualcosa di preoccupante. E’ possibile, però, che alla base ci sia qualche motivo psicologico, magari legato all’ansia o allo stress. Riconoscere questa situazione è il primo passo per imparare ad affrontarla e superarla nel migliore dei modi possibili. Esistono anche altri tipi di disturbi del sonno che sono simili al sonnambulismo, oppure totalmente differenti ma che, in ogni caso, rientrano in questo tipo di categoria. Cerchiamo di conoscerli meglio.
Quali altri tipi di disturbi del sonno si conoscono, oltre al sonnambulismo? Il più classico è senza dubbio l’insonnia, che si può manifestare a qualsiasi età. Si parla di ciò quando il sonno non ha buona durata e continuità. Anche in tale caso, non si tratta di una vera e propria malattia, ma di condizioni particolari che non permettono di riposare correttamente. Vi è, quindi, in genere una patologia primaria che è la causa dell’insonnia.
Quindi, si può dire che l’insonnia è un effetto di un qualcosa di differente. Anche questa appare nelle prime ore della notte, indipendentemente dall’età della persona in questione. Vi sono dei casi in cui le persona hanno più difficoltà ad addormentarsi, oppure che si svegliano in continuazione e, quindi, lamentano un sonno meno profondo e meno riposante. L’insonnia può avere svariati motivi: può essere indotta da una condizione psicofisica, oppure da disturbi respiratori, uso e abuso di farmaci, droghe o alcool, associata alla sindrome delle gambe senza riposo, ma anche a causa di quadri polisonnografici inusuali e molte altre cause ancora.
Il contrario dell’insonnia è l’ipersonnia, che è data da una eccessiva sonnolenza nelle ore del giorno, così debilitante e grave da risultare incontrollabile. A seconda di ciò, i sintomi sono la tendenza a dormire, ridotte performance motorie e di concentrazione, grave sonnolenza nelle ore diurne, difficoltà a svegliarsi. Spesso, anche qui, possono esservi diverse cause. Tra queste, lo stress, depressione, ansia, astenia, mancanza di lucidità.
A volte, è possibile che le persone lamentino mal di testa la mattina e difficoltà della sfera sessuale. Diverso dall’insonnia e dall’ipersonnia è il terrore notturno, così come il risveglio confusionale. Il primo sta a significare un risveglio improvviso ed agitato. L’altro è invece un risveglio dal sonno in cui la persona inizia a parlare anche in modo coerente.
Quali sono i rimedi naturali per il sonnambulismo? Vi sono delle misure da prendere, se viviamo con una persona che è sofferente di tale disturbo del sonno. La meditazione, oppure qualche tecnica di rilassamento può essere un valido metodo per aiutare la scomparsa del problema. Prima di andare a dormire, è inoltre utile evitare qualsiasi stimolo uditivo o visivo, per non stimolare troppo il cervello del sonnambulo.
E’ utile, ovviamente, anche eliminare dalla camera da letto oggetti pericolosi o taglienti, per evitare che la persona in questione si possa fare male durante l’episodio di sonnambulismo, senza che se ne accorga. Evitare il più possibile l’uso di letti a castello, perché la persona potrebbe cadere. Altri accorgimenti utili stanno nel bloccare porte e finestre, eliminare giocattoli o oggetti nella stanza che possano far inciampare il sonnambulo. Meglio anche coprire i vetri delle finestre e, nel caso, posizionare un allarme sulla porta o finestra della camera da letto.
Esistono anche dei trattamenti medici per curare il sonnambulismo. Ciò avviene soprattutto se all’origine vi sono delle condizioni mediche, come la sindrome delle gambe senza riposo, le apnee notturne, il reflusso gastroesofageo. In questi casi specifici, il medico può somministrare dei medicinali. Deve però valutare che l’eventualità delle lesioni sia reale, che vi sia una continuità di comportamenti tali. Il rilassamento attraverso uno psicoterapeuta può essere utile. Inoltre, dobbiamo tendere presente che i risvegli anticipatori possono essere l’ideale. Questi sono definiti come il tentativo di svegliare il soggetto circa un quarto d’ora prima dell’orario in cui l’evento in genere si verifica di solito e tenerlo sveglio proprio in quel particolare momento.
Si consiglia di limitare l’esposizione a fonti di stress, assunzione di alcolici e droghe. A volte si tratta di un disturbo anche familiare, con un’anamnesi che risulta essere positiva nell’80% dei casi, qualora vi sia già un parente di primo grado che è affetto da sonnambulismo o che è stato affetto in passato. Abbiamo visto come il sonnambulismo non sia una patologia molto grave. In genere, è più frequente nei bambini che negli adulti. L’approccio con uno psicologo o uno specialista può essere utile. Il bambino potrebbe manifestare così il proprio disagio riguardo ad un qualcosa di specifico nella sua vita.
Alla base potrebbero esservi litigi familiari, problemi con fratelli, problematiche nell’ambito della scuola, casi di bullismo e molto altro ancora. Tra i rimedi naturali più utilizzati dai bambini in casi di questo tipo si annoverano i fiori di Bach, che servono anche ad avere un sonno più ristoratore e una sensazione generale di calma e di rilassamento, che può aiutare l’addormentamento della persona. C’è chi afferma, però, che i fiori di Bach non siano altro che un effetto placebo. Anche altri rimedi naturali come la passiflora, il tiglio, la camomilla possono essere utili ad indurre uno stato di calma nella persona nelle ore prima dell’addormentamento.