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Nella vita frenetica di tutti i giorni lo stress è diventato un compagno di vita particolarmente presente e, una volta che questo diventa permanente, l’organismo ne paga le conseguenze.
Innanzitutto è bene chiarire cos’è lo stress, chi colpisce e se fa ingrassare o dimagrire.
Lo stress è un campanello d’allarme lanciato dal proprio organismo che ha come scopo di avvisare che esiste qualcosa, riguardante la vita di tutti i giorni, che inficia negativamente il proprio stato d’animo. Un tempo lo stress veniva associato ad eventi collegati a stimoli fisici, oggi invece quando si parla di stress si fa riferimento perlopiù a complicanze psicologiche, come ad esempio problematiche familiari, personali oppure lavorative.
Quando questi segnali giungono ai surreni essi producono, come risposta allo stress, particolari ormoni come cortisolo, noradrenalina e adrenalina: l’organismo, sfruttando le loro peculiarità, organizza la difesa.
Nel momento in cui ci si trova costretti ad affrontare situazioni stressanti è più probabile che l’ago della bilancia non sia stabile e che le variazioni di peso, dunque, possano essere fenomeni ricorrenti. Così, ci si chiede se lo stress faccia ingrassare oppure dimagrire.
A riguardo sono stati effettuati degli studi che hanno dato risposte a chi ancora aveva molta confusione a riguardo. Questi, infatti, hanno sottolineato quanto sia importante la funzione di un ormone, definito dalla scienza neuropeptide Y ( Npy), il quale svolge un ruolo molto importante nella sfera dell’appetito. Esso infatti, in una condizione di stress, viene rilasciato dall’organismo in grosse quantità, causando un incremento della sensazione di appetito ( la cosiddetta fame nervosa) e l’effetto generato sarà una maggiore assimilazione di ciò che si mangia.
Questo meccanismo genererà un aumento del proprio peso corporeo.
Stando ai risultati ottenuti da una ricerca svolta presso la Georgetown University di Washington, quando si è stressati aumentano le possibilità di accumulare adipe in un punto specifico del proprio corpo, ossia nel girovita. Alcune malsane abitudini, accumulate durante periodi di forte stress, ne sono la causa; a causa della frenesia che caratterizza la vita di tutti i giorni, non si pone la giusta attenzione al momento del pasto e tutto questo, col passare degli anni, comporta conseguenze negative per la propria salute.
È stato dimostrato, infatti, che mangiare velocemente oppure basare la propria alimentazione su cibi raffinati o ricchi di sostanze eccitanti ( come caffeina o teina), possono causare difficoltà digestive, creando un senso di pancia gonfia, emicrania e di conseguenza malumore. Gli studiosi sostengono che questo ormone abbia questo comportamento perché ha una memoria propria, quando nell’antichità conservare energie accumulando grasso rappresentava un mezzo di sopravvivenza per l’intero organismo.
A livello ematico accade che i livelli di zucchero presenti nel sangue tendano a diminuire con più lentezza, rispetto ad una situazione di non stress, poiché l’organismo si sente sotto minaccia quindi libera una quantità importante di glucosio nel sangue per dotare i muscoli di tutta quella energia necessaria per fronteggiare il pericolo.
A questo punto siccome in realtà i muscoli non necessitano di tutta questa energia messa a disposizione, entra in gioco il pancreas il quale secerne particolari quantità di insulina utile per utilizzare rapidamente il glucosio presente, causando così nel soggetto una condizione di ipoglicemia, abbassando così i livelli di zucchero nel sangue: in questo modo aumenterà il senso di fame e debolezza. Istintivamente si andrà a compensare ingerendo un’alta quantità di carboidrati entrando però in un circolo vizioso.