Il tanaceto è una pianta usata fin dall’antichità per le sue proprietà, ma bisogna fare attenzione ad essa perché potrebbe risultare addirittura tossica se non sfruttata nella maniera giusta.
Il tanaceto è una pianta erbacea spontanea dalle grandi foglie e i fiori gialli, dal profumo molto piacevole ma che usata in maniera impropria potrebbe risultare tossica. Già in passato il tanaceto veniva utilizzato come rimedio contro la febbre, il mal di testa e i parassiti intestinali, proprio grazie alle sue proprietà considerate molto benefiche, addirittura lo si utilizzava per purificare l’aria. Ma quali sono, effettivamente, queste proprietà?
Anzitutto, dalla pianta si può ricavare un olio essenziale e acidi organici che aiutano la digestione e per ridurre gli spasmi intestinali.
Il suo olio è inoltre antinfiammatorio e antimicrobico. Le sue foglie (l’estratto) hanno invece proprietà antiedemigene e antibatteriche. Come si diceva, quella del tanaceto viene ancora oggi ritenuta una pianta utile contro le forme di nevralgia e mal di testa.
Assumere tanaceto per beneficiare delle sue proprietà potrebbe essere pericoloso, per cui è bene utilizzarlo nel modo giusto. Si possono preparare degli infusi, oppure si può usare il suo olio essenziale o il tanaceto in polvere.
Un decotto della pianta è invece molto utile per eliminare i parassiti delle piante. Viene utilizzato anche dalla medicina omeopatica, in forma di gocce o granuli.
Come anticipato, le componenti del tanaceto possono essere tossiche se l’assunzione della pianta avviene attraverso l’utilizzo di preparazioni non affidabili. In particolare è l’alto contenuto di tujone a risultare pericoloso. Gli effetti collaterali che possono verificarsi sono in alcuni casi molto gravi: vomito, dolori addominali, rossori della pelle, tachicardia, emorragie uterine e danni a fegato e reni.
Insomma, ingerire un preparato sovra dosato è estremamente sconsigliato, potrebbe essere addirittura letale.