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La terapia di coppia è uno strumento in grado di fornire numerosi insegnamenti a cui è bene prestare attenzione con il passare del tempo. Ne parliamo con uno psicologo di Torino: la dott.ssa Silvia Parisi, specialista di questo settore.
Occorre partire dal presupposto che l’intimità non richiede per forza una convivenza, ma di certo comporta una condivisione. Grazie alla terapia, si ha a disposizione una risorsa che consente di dare il giusto valore alla qualità del tempo trascorso in compagnia del partner. Al tempo stesso, si può approfittare di questa opportunità per scavare nelle proprie fantasie e lavorare sulla sfera erotica personale. È normale che con il passare del tempo l’identità sessuale si evolva e si modifichi: è necessario tenerne conto per affrontare il rapporto con uno spirito più autentico e in modo più appagante, evitando che la noia si traduca in pericolose frustrazioni.
Questo non è un aspetto da temere, anzi: grazie al percorso terapeutico si impara a indossare i panni del partner perché si capisce come si deve empatizzare. Il punto di vista dell’altro deve essere osservato con un approccio costruttivo, ed è quasi banale specificare che le differenze reciproche non devono solo essere accettate, ma addirittura meritano di essere valorizzate come vere e proprie risorse. Solo se si dà per acquisito questo fattore ci si pone nella condizione di rinsaldare la relazione e di renderla più completa, senza che questo faccia svanire gli inevitabili problemi che sono una presenza ineluttabile nella vita di tutti i giorni.
Per esempio il valore dell’onestà: è importante essere sinceri non solo con il partner, ma anche con sé stessi. Questo vuol dire essere aperti e disponibili ad allontanarsi da una relazione apatica. Prendere il coraggio a due mani può portare in molti casi a raggiungere un obiettivo di vicinanza, ma in alcune circostanze è indispensabile essere consapevoli del fatto che non ci può essere soluzione alternativa alla chiusura della relazione. Il percorso psicologico che si intraprende deve essere affrontato non solo per accontentare il partner, ma con la convinzione che sarà utile in ogni caso: è l’occasione per smettere di nascondersi e di fare finta che vada tutto bene.
Spesso, a mano a mano che una relazione si affievolisce nel corso del tempo, si finisce per perdere consapevolezza del ruolo dell’espressività corporea. Ebbene, il percorso terapeutico fornisce un prezioso contributo per ritrovare intimità fisica e per recuperare confidenza. Riprendere un contatto permette di accendere la seduzione, la complicità e l’affettività: ne deriva un dialogo di corpi, un vero e proprio canale di scambio che permette in molti casi di capirsi al volo senza che ci sia bisogno di interagire verbalmente.
Un esame di coscienza può essere utile per capire se e dove si sta sbagliando: in termini più semplici, occorre imparare che non sempre si può avere ragione. Si potrebbe considerare la terapia di coppia come una palestra grazie a cui ci si può rendere conto delle rispettive posizioni contando sul terapeuta come arbitro equilibrato e neutrale. È proprio grazie al terapeuta che i due partner hanno l’occasione di espandere il proprio punto di vista, osservando i problemi con un’ottica differente. La reciprocità si può potenziare solo se si è disponibili ad accogliere le ragioni dell’altra persona: questa è la strada da percorrere per un rapporto equilibrato.
Nel caso in cui ci si renda conto che i toni si stanno alzando più del dovuto, non bisogna aver paura di fermarsi e richiedere una pausa. Uno dei vantaggi della terapia è che permette di imparare a litigare: può sembrare un paradosso ma non è così, se si adotta un approccio costruttivo che si riveli funzionale al dialogo. Discutere è importante, e conoscere i tempi lo è ancora di più: c’è un momento per parlare e ce n’è uno per fermarsi a pensare. La discussione non deve essere la scusa per urlare addosso all’altro cercando di far prevalere le proprie ragioni, ma si deve trasformare in un terreno di incontro che permetta di individuare una soluzione.
Tanto: ed è per questo che occorre non dare per scontato di conoscere ogni segreto del proprio partner. Spesso è questo il motivo per il quale si smette di scoprirsi: ci si è fissati su una certa immagine del partner e non ci si è più allontanati dalla stessa, a rischio di non ascoltare più ciò che lui o lei ha da dire. Non è detto che ci si conosca a un livello intimo solo perché si sta insieme da molti anni, anzi: il rischio è quello che solo uno dei due partner evolva mentre l’altro resta imprigionato nel ruolo che si è ritagliato per sé anni addietro. Con la terapia, la coppia ha l’occasione di mettere da parte tutti i pregiudizi e di instaurare una conoscenza più autentica e più sincera, ma soprattutto meno parziale.
Sì, anche perché possono essere sfruttate come dei veri e propri appuntamenti, delle occasioni in cui al centro dell’attenzione c’è – appunto – la coppia. Programmare i momenti di incontro non mette a repentaglio la spontaneità, ma semplicemente permette di aumentare la qualità del tempo che si trascorre insieme. Gli incontri servono ad accendere una riflessione di natura creativa che serve a ravvivare il contatto.
La dottoressa Silvia Parisi è psicologa, sessuologa e psicoterapeuta. Chi si rivolge a lei ha la possibilità di richiedere consulenze psicologiche di coppia, individuali o di famiglia, così da affrontare un percorso di crescita personale valorizzato da un sostegno psicologico. La dottoressa Parisi è esperta di tecniche di mindfulness e di rilassamento, utili per contrastare i disturbi alimentari, i disturbi da attacchi di panico, gli episodi di depressione, le conseguenze dell’insonnia e gli stati di ansia.