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Il tiglio è un albero piuttosto diffuso in Europa, le cui foglie e fiori sono utilizzati come rimedi contro ansia, stress, tachicardia e insonnia.
Scopriamone insieme le caratteristiche.
Il tiglio appartiene alla famiglia delle Tiliaceae e contiene flavonoidi, tannini, oli essenziali e cumarine, oltre ad acido caffeico, acido clorogenico, amminoacidi, mucillagini, saponine e tannini. Queste sostanze hanno reso la pianta famosa come rimedio naturale contro stati di ansia e agitazione, situazioni di stress, insonnia, tachicardia e battito cardiaco accelerato.
Il tiglio, però, possiede anche proprietà diuretiche, depurative, antispasmodiche e antipiretiche.
Proprio le numerose proprietà contenute nella pianta rendono il tiglio estremamente benefico per la nostra salute. Essendo ricco di vitamina C e antiossidanti, il tiglio aiuta a prevenire i malanni invernali, favorisce l’assorbimento del ferro e aiuta anche ad abbassare la pressione del sangue.
La pianta è anche un ottimo sedativo, utile a calmare ansia e insonnia dovuta ad agitazione, grazie ai principi attivi che inducono il rilassamento nel sistema nervoso.
Il tiglio, se assunto sottoforma di tisana, aiuta anche ad abbassare la febbre, perché favorisce la sudorazione durante l’attacco febbrile. Inoltre, svolge un’azione emolliente, antinfiammatoria e mucolitica, grazie ai flavonoidi e alle mucillagini, che lo rendono espettorante e mucolitico.
Infine, il tiglio è antispasmodico, indicato in caso di intestino irritabile, ed è anche cicatrizzante.
Il tiglio può essere assunto sottoforma di infuso per beneficiare dei suoi effetti sedativi e calmanti, per eliminare crampi, dolori di stomaco e infiammazioni, per abbassare la febbre e in caso di gonfiore da ritenzione idrica.
In caso di raffreddore si possono effettuare dei suffumigi con i fiori essiccati, mentre in caso di dermatite o di occhi gonfi si possono effettuare degli impacchi a base di tiglio per alleviare bruciori e stanchezza.
Il tiglio è sconsigliato in caso di gravidanza e allattamento, nonché ai cardiopatici. Può provocare dermatiti e reazioni anche gravi a chi è allergico ad uno dei suoi principi attivi. Se usato in grandi quantità, può avere un effetto lassativo.