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Generalmente si parla di trigliceridi bassi o di ipotrigliceridemia quando in seguito all’esecuzione dell’apposito esame del sangue viene diagnosticato un valore inferiore a 40 mg/dL, tenendo in considerazione che il range di normalità per quanto riguarda i trigliceridi viene stabilito tra i 40 e i 170 mg/dL.
In quest’articolo ci occuperemo di scoprire quali sono le cause che possono portare ad avere bassi livelli di trigliceridi e quale alimentazione seguire nel caso in cui si riscontri tale abbassamento.
La bassa concentrazione di trigliceridi nel sangue non è da considerare altamente allarmante in generale, fatta eccezione per valori di concentrazione eccessivamente esigui che possono costituirsi come campanello d’allarme per eventuali malattie sottostanti.
In genere l’ipotrigliceridemia tende a non manifestare sintomi particolari e viene riscontrata solo attraverso l’esecuzione dell’apposito esame clinico che si effettua per stabilire i valori dei trigliceridi nel sangue. Tuttavia talvolta si possono manifestare alcuni sintomi che sono correlati all’eventuale causa scatenante dell’abbassamento dei trigliceridi.
Quanto ai rischi è bene sapere che una volta diagnosticata la bassa concentrazione di trigliceridi nel sangue, questa può essere curata individuando le cause che l’hanno provocata e correggendo anche il regime alimentare dell’individuo in questione.
Sono molteplici le cause che possono innescare nell’organismo una scarsa concentrazione di trigliceridi nel sangue, ossia l’iportrigliceridemia.
Nello specifico tale fenomeno tende a manifestarsi più frequentemente nelle persone malnutrite oppure che seguono un regime alimentare povero in termini di grassi o carboidrati.
L’ipertiroidismo, il malfunzionamento del fegato e disordini metabolici su base genetica possono essere considerati altri fattori che possono costituirsi come la causa del problema dei trigliceridi bassi.
Infine, è bene sapere che l’ipotrigliceridemia può manifestarsi con frequenza anche nei soggetti che sono affetti da particolari condizioni che pregiudicano il normale assorbimento intestinale, come ad esempio accade nel caso della celiachia.
In caso di ipotrigliceridemia è possibile aiutare l’organismo a far tornare i valori dei trigliceridi nel range normale grazie all’assunzione di alcuni alimenti specifici.
È particolarmente consigliata ad esempio l’assunzione di grassi sani come l’olio d’oliva e il pesce, il consumo di frutta secca e carboidrati ( seppur con moderazione), nonchè l’introduzione nel proprio regime alimentare di legumi e frutta di stagione.
Quando si incontra la problematica dei trigliceridi bassi è consigliabile inoltre evitare l’assunzione di bevande alcoliche e mangiare poco ma spesso, dunque effettuare diversi piccoli pasti durante la giornata suddividendoli.