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L’esofago è rivestito di mucose ricche di ghiandole che producono muco necessario alla lubrificazione delle pareti per facilitare il passaggio del cibo.
Un tumore all’esofago è una crescita fuori controllo delle cellule che lo rivestono o di quelle che compongono le ghiandole produttrici di muco. Si tratta della sesta forma tumorale più comune nei paesi industrializzati.
Il tumore dell’esofago colpisce più facilmente gli uomini, si stimano infatti ogni anno in Italia 1500 tumori all’esofago negli uomini a fronte di 600 nelle donne, con un tasso d’incidenza complessivo di un caso ogni 100mila.
È un tumore che solitamente si contrae dopo i 60 anni.
Molte le cause scatenanti tra cui le principali sono:
Tra i primi sintomi in fase iniziale la perdita di peso accompagnata da disfagia, ovvero da difficoltà nella deglutizione che compare gradualmente. Anche il dolore a deglutire è un sintomo molto frequente, sopratutto nei casi di tumore ulcerante.
Quando il tumore è in fase avanzata può comparire un calo del tono di voce, tosse frequente, dolori retro sternali e vomito ematico.
In alcuni casi compare il gonfiore dei linfonodi del collo provocando difficoltà respiratorie.
Sicuramente la prima forma di prevenzione è l’eliminare alcol, caffè e sigarette dal quotidiano al fine di prevenire la forma squamocellulare di tumore dell’esofago. Utile anche la riduzione del sovrappeso e l’obesità. Una dieta equilibrata ricca di vitamine e sali minerali a base di alimenti freschi, di stagione e genuini è la migliore forma preventiva se abbinata a uno stile di vita regolare.