Le varianti del Covid stanno facendo grande paura in tutto il mondo.
Il rischio che i vaccini contro il Coronavirus non siano in grado di coprire perfettamente queste mutazioni del virus originario è molto elevato. Proprio per tale motivo si cerca di tenere sotto controllo il contagio da parte della variante inglese, variante sudafrica e variante brasiliana. Gli esperti stanno cercando di comprendere qual è la variante Covid più pericolosa e contagiosa.
A cercare di dare una risposta a chi si domanda quale sia la variante Covid più pericolosa è stato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova nonchè un componente importante dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria.
“Difficile dire quale variante è più pericolosa tra quelle fino ad oggi individuate. Quella sudafricana e quella brasiliana sembrerebbero essere le più pericolose. La prima si concentra di più nella saliva ed è più facilmente contagiosa, e poi ha la capacità di avere questo meccanismo per cui può scappare alle difese immunitarie che noi produciamo. Ovvero: una persona viene in contatto con il virus, produce gli anticorpi e nonostante gli anticorpi si infetta lo stesso per una seconda volta, anche poco tempo dopo la prima” ha spiegato il Matteo Bassetti.
Secondo l’esperto infatti “I vaccini sono stati sviluppati sulla proteina ‘Spike’ del virus cinese, il primo sequenziato. Potrebbe essere quindi che queste varianti scappino ai vaccini. È un punto ancora non definito che però preoccupa. Sulla variante inglese invece, per ora predominante in Europa, i vaccini sembrano funzionare”.
Il problema maggiore per Bassetti è legato al fatto in Italia non si stanno facendo abbastanza rilevazioni di sequenziamenti. Secondo il l’esperto infatti “Non abbiamo un’idea chiara su questo problema perché non si è adeguatamente investito sui laboratori per il sequenziamento genetico.
Alcune strutture lo fanno molte altre no”. Il modo migliore per riuscire ad affronatre nel migliore dei modi le variante è quindi quello di effettuare studi a riguardo e comprendere quali sono le mutazioni più numerose nel nostro Paese.