Seppur ancora non conosciuta da molti, la veicolazione transdermica è una tecnica che permette di introdurre principi attivi nei tessuti della pelle.
Ma cos’è la veicolazione transdermica? Ecco di cosa si tratta e come funziona.
La veicolazione transdermica ricade nei trattamenti di chirurgia estetica minimamente invasiva o non invasiva, indolore, che stimola i processi naturali di rigenerazione e nutrizione dei tessuti. A cosa serve? Con questa modalità di trattamento si possono veicolare farmaci, vitamine, sostanze attive e laser terapeutici tra gli strati della pelle, dall’epidermide al derma.
La veicolazione transdermica può essere usata per trattare diversi problemi estetici o medici, come le rughe, la cellulite, le smagliature, le cicatrici, l’ipotonia cutanea, l’alopecia, i dolori muscolari o nevralgici e tanto altro. E’ utilizzata anche in campo medico, ma approfondiamo quello estetico.
Nel campo della medicina estetica, la veicolazione transdermica è utile per una serie di applicazioni. Per esempio, può essere utilizzata per favorire l’assorbimento di sostanze attive che migliorano l’aspetto della pelle, come vitamine, antiossidanti, acido ialuronico e peptidi.
La veicolazione termica è una tecnica non invasiva, che consente una grande precisione nel dosaggio e una somministrazione graduale nel tempo, riducendo potenzialmente gli effetti collaterali ed è un trattamento personalizzabile, che può venir adattato alle esigenze e alle caratteristiche di ognuno.
Il trattamento non invasivo di veicolazione transdermica, come abbiamo visto, può esser utilizzato per risolvere tanti problemi estetici. Ecco quelli più indicati a essere risolti con questo trattamento.
Invecchiamento cutaneo: la veicolazione transdermica può essere impiegata per somministrare sostanze attive come antiossidanti, peptidi o retinoidi per ridurre i segni dell’invecchiamento cutaneo, come rughe, perdita di elasticità e macchie scure;
Acne: sostanze come l’acido salicilico o il perossido di benzoile possono essere veicolate attraverso la pelle per trattare l’acne.
Queste sostanze aiutano ad esfoliare le cellule morte della pelle, ridurre l’infiammazione e combattere i batteri responsabili dell’acne;
Psoriasi: alcuni farmaci utilizzati nel trattamento della psoriasi, come i corticosteroidi o i derivati della vitamina D, possono essere somministrati attraverso la pelle per ridurre l’infiammazione e il prurito associati a questa condizione;
Dermatiti: la veicolazione transdermica può essere utilizzata per somministrare farmaci antinfiammatori o antipruriginosi per trattare dermatiti come l’eczema o la dermatite atopica.
Come funziona la veicolazione della pelle? Per penetrare e trasportare ingredienti e sostanze attive direttamente nelle zone necessarie si usa l’elettroporazione. Utilizza una corrente a bassa frequenza, la cui intensità viene regolata dal medico, e fornisce una particolare forma d’onda.
La punta del manipolo dell’elettroporatore è caricato in modo simile alle molecole ionizzate e mentre si tratta la pelle, le respinge all’interno di quest’ultima. Gli ingredienti contenuti nelle molecole idrosolubili permeano così la barriera idrolipidica della pelle e scorrono a cascata nei tessuti sottostanti, attraverso i piccoli canali creati tra le cellule.
Sfruttando questa tecnologia si può penetrare nella pelle fino a 9-10 mm e che i prodotti vengano veicolati in grande quantità, fino al 90%.