(Adnkronos) – "Accogliamo con favore l’introduzione di sanzioni più incisive, che prevedono fino a 5 anni di reclusione e 10 mila euro di multa per i responsabili di danni alle strutture sanitarie.
Questo è un passo importante per garantire che luoghi fondamentali per la salute pubblica vengano tutelati adeguatamente. Il potenziamento della videosorveglianza, accompagnato da specifiche linee guida per il suo corretto utilizzo, rappresenta una misura concreta per incrementare la sicurezza in sanità". Così Angelo Testa, presidente nazionale Snami – Sindacato nazionale autonomo medici italiani esprime soddisfazione per il nuovo Decreto legge contro le aggressioni al personale sanitario che prevede pene più severe e misure rafforzate per contrastare le aggressioni nei confronti degli operatori e i danneggiamenti alle strutture sanitarie e socio-sanitarie.
"Apprezziamo particolarmente l’obbligo di arresto in differita in caso di aggressioni al personale sanitario – aggiunge Federico Di Renzo, addetto stampa nazionale Snami – un segnale forte che mette al centro la tutela dei medici e di tutto il personale impegnato nella cura dei cittadini. È essenziale che chi opera quotidianamente per la salute delle persone possa farlo in un ambiente protetto e sicuro, senza il timore di essere oggetto di atti di violenza".
"Riteniamo che questo Decreto rappresenti una risposta chiara e concreta da parte del governo e del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha mantenuto l’impegno preso con la nostra categoria" sottolinea Matteo Picerna, vice segretario nazionale Snami. Il "nostro sindacato continuerà come sempre a sostenere ogni iniziativa che contribuisca a proteggere i professionisti della sanità e a promuovere la sicurezza delle strutture, con l’obiettivo di garantire un servizio di qualità e proteggere il benessere dei nostri medici" conclude Testa.
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