Sempre più di frequente si sente nominare la vitamina B12, in modo particolare nei dibattiti su regimi alimentari vegetariani o vegani.
Al nostro organismo ne serve pochissima di vitamina B12, esattamente tra i 2 e i 3 mcg al giorno. Poco ma buono come dice il proverbio, infatti la carenza di vitamina B12 non è da sottovalutare.
Detta anche Cobalamina, è essenziale per la produzione e la crescita dei globuli rossi. Una vitamina che lavora spalla a spalla con l’acido folico per sintetizzare DNA e RNA favorendo anche la formazione dei globuli bianchi e proteggendoci dai microrganismi infettivi.
Non solo, la B12 aiuta la salute del nostro sistema nervoso, producendo la guaina mielinica che protegge i nervi. Una vitamina che infine ma non meno importante evita la formazione di eccessivi depositi di colesterolo nel sangue.
Questa vitamina si trova in maggiori quantità nella carne, nel pesce e nei latticini. Nei vegetali la sua presenza viene danneggiata nella fase di lavaggio oggigiorno sempre più necessario al fine di rimuovere residui e impurità dagli alimenti.
Infatti a coloro che seguono un regime alimentare vegano viene fortemente consigliata l’assunzione a mezzo d’integratori.
La carenza provoca ingenti danni al sistema nervoso e un aumento di omocisteina nel sangue, l’aminoacido responsabile dello sviluppo di malattie cardiovascolari, del cancro e di demenza. Carenza di vitamina che può portare anche alla comparsa di anemia.
Nel caso in cui si è affetti da carenza di vitamina B12 è opportuno rivolgersi a un nutrizionista professionista per comprendere l’origine della carenza che può dipendere da un inadeguato apporto oppure da un problema di assorbimento.
Una volta appurata l’origine della carenza seguirà una dieta di reintegrazione della vitamina che dovrà comunque essere monitorata in quanto sebbene si debba sopperire ad una carenza non dobbiamo incorrere nel rischio di eccesso di assunzione di vitamina B12.