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La vitamina b2, o riboflavina, è importantissima per il nostro organismo ma deve essere assunta dall’esterno, attraverso l’alimentazione: cerchiamo di capire meglio a cosa serve, in quali alimenti si trova e se ha degli effetti indesiderati.
La vitamina b2 serve per sintetizzare tutti i processi energetici del nostro corpo: in sostanza essa ci permette di ottenere l’energia necessaria per svolgere qualsiasi cosa durante la giornata. Il fabbisogno giornaliero di questa vitamina viene calcolato in base alle calorie, il quale richiede 0,6 mg di b2 per 1000 kcal.
Quando il nostro organismo è manchevole della riboflavina si manifestano dei sintomi di malessere quali inappetenza, debolezza, anemia, tachicardia e anche patologie oculari come la cataratta e la congiuntivite.
Nei bambini la carenza può provocare addirittura un arresto della crescita, in quanto viene ostacolata la corretta assimilazione degli alimenti.
Dopo aver capito a cosa serve la vitamina b2 scopriamo gli alimenti da inserire nella nostra dieta per assumerne le giuste quantità: essa fa parte delle vitamine idrosolubili del gruppo B, dunque non accumulate nell’organismo e per questo dev’essere integrata con il cibo. Essa è presente nel latte e nei latticini – soprattutto nei formaggi -, nelle uova, nel lievito di birra e nelle verdure a foglia verde.
E’ importante sapere che la riboflavina è sensibile all’alta temperatura e ai raggi del sole: cosa significa? Quando acquistiamo formaggi e altri alimenti, è bene assicurarsi che siano ben custoditi in involucri che non li espongano alla luce solare. Allo stesso modo, quando cuociamo il cibo, ad esempio le verdure, non dobbiamo lasciare a bollire per troppo tempo, perché si verificherebbe la dispersione della vitamina b2.
Questa vitamina non ha particolari effetti collaterali, neppure quando essa viene assunta in quantità che superano il fabbisogno.
Essa viene infatti eliminata attraverso le vie urinarie molto rapidamente e senza creare danni.