Vitamina E: il rimedio contro la caduta dei capelli

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La vitamina E è un potente antiossidante benefico non solo per la pelle ma anche per i capelli.

Scopriamone insieme proprietà e caratteristiche.

Vitamina E per i capelli: a cosa serve

La vitamina E aiuta, insieme ad altri antiossidanti, a bloccare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. L’azione dei radicali liberi, infatti, causa rughe e macchie sulla pelle, ma anche patologie degenerative come Alzheimer, morbo di Parkinson, ulcere, malattie cardiovascolari e, non da ultimo, la caduta dei capelli.

La vitamina E è liposolubile, si può accumulare tra i grassi e può bloccare gli effetti dei radicali liberi, salvaguardando la salute e il benessere di tutte le strutture cellulari.

Vitamina E: i benefici per i capelli

La vitamina E esercita molti effetti benefici sui capelli. Infatti, la sostanza regolarizza i livelli del pH, stimola la crescita della chioma e normalizza la produzione di sebo del cuoio capelluto.

Coloro che presentano capelli fragili e spenti, che tendono a cadere, hanno uno squilibrio del pH nel cuoio capelluto e un’eccessiva produzione di sebo, e possono soffrire di prurito e forfora. La vitamina E è l’ideale in questi casi, perché contrasta efficacemente tali fenomeni, rendendo i capelli più corposi, forti e lucidi.

La chioma quindi risulterà più bella e corposa, il cuoio capelluto avrà la giusta idratazione e la caduta dei capelli diminuirà notevolmente.

Vitamina E per i capelli: come assumerla

Per beneficiare degli effetti della vitamina E sui capelli, bisogna mangiare cibi che contengano la sostanza in quantità elevate. Tra di essi, vi sono la frutta, gli ortaggi, le uova, i cereali e il burro. In questo modo, l’organismo avrà garantite le giuste dosi della vitamina, e pelle e capelli saranno belli e in salute.

Vitamina E per i capelli: le controindicazioni

La vitamina E, se assunta normalmente attraverso i cibi seguendo una dieta equilibrata, non presenta alcun effetto collaterale. Bisogna invece fare attenzione a quando si assume la sostanza attraverso gli integratori alimentari. Dosi eccessive, infatti, potrebbero provocare dei danni, come emorragie dovute alla mancata aggregazione piastrinica. Le dosi giornaliere raccomandate, infatti, sono di 1000 mg al giorno, per un periodo di tempo che non deve superare i tre mesi.