Il vomito: come il nostro corpo si difende dai virus

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Il corpo umano è stato progettato per potersi auto-difendere dall’attacco di virus e batteri.

Tuttavia, delle volte i suoi sistemi di autodifesa possono risultare fastidiosi e nauseabondi. Il vomito ne è un esempio. Non è solo un momento traumatico e sconveniente, ma porta allo sfinimento totale. Tuttavia, il vomito ha i propri effetti positivi, soprattutto quando sopraggiunge in seguito ad un virus allo stomaco.

Stomaco e cervello

Per comprendere meglio questo spiacevole e al contempo utile fenomeno fisico, dobbiamo innanzitutto andare ad analizzare e comprendere come stomaco e cervello comunichino tra di loro.

Il tratto digerente è ricoperto di cellule endocrine sensoriali, ufficialmente chiamate cellule enterocromaffini, o “cellule EC”. Sorprendentemente, queste cellule contengono circa il 90% di serotonina del corpo. Di solito succede che, quando le cellule EC scovano qualcosa di dannoso all’interno dell’apparato digerente, ad esempio un rotavirus, utilizzano la loro serotonina come “messaggero chimico”, per comunicare la presenza di un “intruso” al sistema nervoso enterico (ENS). L’ENS, che è collegato direttamente al cervello, è la parte del sistema nervoso responsabile di feedback sull’apparato gastro-intestinale.

Per questo, non appena riceve notizia di qualche presenza anomala nello stomaco, il sistema nervoso enterico provoca il vomito.

Cacciare l’intruso

Per comprendere meglio questo meccanismo, immaginate un intruso che irrompe nella vostra casa. Quando si verifica un episodio del genere nella vita di tutti i giorni, il vostro antifurto suona e manda segnali alla vostra assistenza di riferimento che, immediatamente, contatterà a sua volta la polizia. Tutta questa catena si genera ad un unico scopo: far uscire l’intruso da casa vostra.

La stessa segnalazione si genera internamente al vostro corpo ogni volta che siete colpiti da un forte bruciore di stomaco o da un virus. I passaggi che il vostro corpo seguirà sono questi:

  1. Le cellule EC scovano la presenza di un’invasione batterica.
  2. Le cellule EC comunicano l’intrusione, per mezzo del loro “messaggero chimico”, la serotonina, al centro di assistenza del nostro corpo, il sistema nervoso enterico.
  3. Il vomito, chiamato in causa, sopraggiunge come la polizia per condurre l’intruso fuori di casa.

Nausea, vomito e diarrea

Fortunatamente, è difficile che questo processo si verifichi simultaneamente. Solitamente, infatti, il sistema nervoso enterico, prima del vomito, manifesta la nausea, il campanello d’allarme per quello che succederà di lì a poco. L’azione del vomito è direttamente controllata dai muscoli dello stomaco: in quel momento, tutti i muscoli dell’organo coinvolto collaborano per spingere il contenuto a ritroso nel tubo digerente, interrompendo così la sua regolare discesa verso l’intestino, dove sarebbe potuta procedere la fase della digestione.

Se invece “l’ospite indesiderato” riesce ad arrivare fino all’intestino, superando il controllo delle cellule EC e lo stomaco, allora questo potrebbe generare disturbi gastro-intestinali che sfociano comunque in un episodio di espulsione. Questa volta si tratterà di diarrea.