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La vulvodinia è una malattia ginecologica caratterizzata da dolore cronico a carico della vulva e dei tessuti che circondano l’accesso alla vagina.
Rientra tra i disturbi ginecologici del dolore sessuale. Si tratta infatti di una sensazione dolorosa senza una causa specifica e caratterizzata da sensazioni più intense del dovuto sia provocate che spontanee.
Scopriamone i dettagli.
L’ipotesi più accreditata sulle cause scatenanti, è che questo disturbo sia correlato a un’eccessiva risposta dei mastociti a uno stimolo infiammatorio, ossia una risposta immunitaria eccessiva plausibilmente causata da un’esposizione prolungata e/o elevata ad un fattore infettivo o irritativo.
La vulvodinia può essere quindi favorita da:
La vulvodinia va però distinta dal vaginismo, che invece rappresenta una condizione strettamente legata al momento coitale e che provoca un’eccessiva contrazione della muscolatura del pavimento pelvico. Tuttavia le due patologie possono sovrapporsi.
Il dolore legato alla vulvodinia si presenta, nella maggioranza dei casi, durante l’atto sessuale, ma si manifesta anche spontaneamente associato a qualche movimento, quando la paziente si siede o cammina.
Questa sintomatologia può manifestarsi in entrambi i modi e permane anche quando lo stimolo si è ormai risolto, rendendo necessario un trattamento medico.
Il dolore vulvare cronico che contraddistingue il disturbo è associato tipicamente a:
Nella vulvodinia, NON è presente prurito.
Se non diagnosticata in tempo e trattata adeguatamente, il dolore vulvare nella vulvodinia diventa persistente e cronicizza, diventando invalidante.
La diagnosi di vulvodinia può essere complessa, poiché i dolori vulvari possono essere legati a varie patologie.
Dopo aver ascoltato la paziente, che dovrà descrivere il tipo di dolore e le zone colpita nello specifico, tutti i sintomi e dopo aver effettuato una accurata anamnesi, lo specialista effettuerà il Q-tip test.
Il Q-tip test consiste in un esame che prevede l’utilizzo di un apposito cotton-fioc, con il quale vengono toccati alcuni punti specifici della vulva per testarne la sensibilità. Se la paziente manifesta dolore al tocco, molto probabilmente è interessata da vulvodinia, al contrario, se la paziente non avverte dolore potrebbe trattarsi di una differente patologia.
La vulvodinia non si risolve naturalmente ed è una patologia che compromette sensibilmente la qualità della vita della paziente nelle attività di tutti i giorni e in particolare per quanto riguarda la sfera di coppia e sessuale.
Le cure per la vulvodinia prevedono la presa in carico della paziente da parte di un team multidisciplinare in base ai disturbi manifestati e alla specifica condizione clinica.
Tra gli specialisti che si prenderanno cura di una paziente affetta da vulvodinia, troveremo sicuramente un ginecologo specializzato in disturbi del dolore sessuale e uno psicoterapeuta che possa aiutare la paziente ad affrontare il vissuto psicologico legato a questa condizione.
Le terapie farmacologiche per la vulvodinia possono comprendere:
Lo specialista può anche ritenere necessari trattamenti specifici per l’educazione/ riabilitazione del pavimento pelvico che cpossono comprendere:
Ed altre attività volte al benessere della zona.
Per approfondire: