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Onori e Meriti tutti Italiani! Il vincitore del premio Young Cancer Researcher Award- che l’European Association for Cancer Research (EACR) assegna ogni anno a giovani ricercatori impegnati nella lotta contro il cancro- è Fabrizio d’Adda di Fagagna; ricercatore dell’Istituto Firc di Oncologia molecolare di Milano.
Il riconoscimento e’ stato consegnato in occasione del Congresso multidisciplinare di Oncologia dell’Esmo (European Society for Medical Oncology) e dell’Eco (European Cancer Organisation), in corso a Berlino. Fabrizio d’Adda di Fagagna ha svolto uno studio sul meccanismo di senescenza, ovvero un meccanismo cellulare di difesa nei confronti del tumore.
Cerchiamo di vedere in breve chi è questo orgoglio italiano della ricerca oncologica. Il biologo cellulare, esperto nello studio dei processi di invecchiamento delle cellule, Fabrizio d’Adda di Fagagna nasce a Udine nel 1966; studia all’Università di Trieste e si laurea nel 1990.
Nel 1995, sempre a Trieste, ottiene il dottorato di ricerca in Genetica Molecolare, presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Entrambe le tesi sono focalizzate sullo studio del virus dell’HIV e della trascrizione dei geni virali.
Dal 1996 al 2003 svolge il postdottorato a Cambridge, presso il Gurdon Institute; dove il ricercatore conduce diverse ricerche e scoperte sulla stabilità dei cromosomi e sull’invecchiamento cellulare. Negli stessi anni in Italia nasce IFOM; un nuovo centro di ricerca che invita il giovane biologo a presentare i risultati e le prospettive delle ricerche svolte a Cambridge.
In cosa consistono queste ricerche fondamentali per la ricerca sul cancro? d’Adda di Fagagna ha scoperto il meccanismo responsabile dell’arresto della proliferazione cellulare. Tale meccanismo accompagna, in una determinata fase della vita della cellula, il fenomeno noto come senescenza cellulare. Con questa prospettiva; nel 2003 il ricercatore lascia Cambridge per entrare a far parte di IFOM e dirigere personalmente la sua ricerca.
Il curriculum di Fabrizio d’Adda di Fagagna è uno dei più notevoli nel suo campo di ricerca; ha all’attivo diversi premi e riconoscimenti, solo per citarne alcuni l’EMBO Young Investigator Award nel 2007; ben oltre 40 articoli scientifici pubblicati sulle riviste specialistiche internazionali più prestigiose, come “Nature”.
Nel 2012 viene nominato membro dell’EMBO, ovvero l’illustre Organizzazione per la Biologia Molecolare; e sempre nello stesso anno diventa anche Primo Ricercatore del CNR di Pavia, dove dirige le ricerche sul mantenimento della stabilità dei geni. Insomma un genio tutto italiano!
Ora vedremo insieme quali sono stati i meriti che hanno portato l’EACR-autorevole associazione fondata nel 1968 al fine di promuovere la ricerca sul cancro- a consegnare questo premio al nostro ricercatore italiano.
Gli studi recentemente condotti da d’Adda di Fagagna hanno portato alla luce i meccanismi con cui la cellula si difende dalla formazione di un tumore; il tutto grazie il processo di senescenza.
Lo stesso ricercatore insigne del premio afferma che le stesse cellule si difendono dall’insorgere di un tumore attraverso un invecchiamento precoce della cellula. Occorre precisare che non è una scoperta del tutto nuova. Tale fenomeno è stato scoperto già nel 1997; ma con la differenza che all’epoca non erano ancora chiari i meccanismi responsabili dell’attivazione della senescenza; a seguito dell’attivazione di un oncogene.
Le sue ricerche hanno il merito di aver messo in luce questo aspetto: l’attivazione di un gene mutato che provoca l’inizio del cancro(oncogene), stimola a sua volta l’attivazione di un sistema, definito checkpoint. Tale sistema ha il merito di arrestare la proliferazione del tumore, attraverso la senescenza. Ora il team di ricerca sta cercando di approfondire il potenziale terapeutico di questa scoperta eccezionale.
La professoressa Anne-Lise Borresen-Dale, Presidente dell’EACR, nel consegnare il premio al giovane biologo italiano durante il congresso multidisciplinare, ha sottolineato che questa ricerca si rivela un contributo fondamentale per la ricerca contro il cancro.
Insomma un ottimo stimolo a fare bene e presto questo mestiere e motivo di orgoglio per la nostra nazione.
La ricerca scientifica dovrebbe essere uno tra i primi interesse finanziari di uno Stato. Nonostante ciò, questo campo in Italia soffre costantemente di carenza di fondi. Quindi, in una situazione finanziariamente critica per ricerca italiana, il premio vinto dal giovane d’Adda di Fagangna deve fungere da stimolo; e indurre a sperare che un giorno, forse non così lontano, la parola “cancro” non ci farà più paura.
Perciò invitiamo calorosamente a spendere meno belle parole e passare a fatti più concreti. È vero; la ricerca è futuro e la conoscenza è la chiave di ogni progresso. Ma ciò può diventare concretamente più vero se ci si impegna a trasformare queste belle parole vuote in bilanci positivi. In attesa e nella speranza che ciò avvenga; concludiamo ribadendo che lo Young cancer researcher award del nostro ricercatore è motivo di tanto orgoglio; e soprattutto di speranza per sconfiggere questa terribile malattia.
Insomma investite per la vita!