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Tutti noi abbiamo sentito almeno una volta parlare di chakra. Ma che cosa sono, quali sono e come funzionano? Cerchiamo, a tal proposito, di fare chiarezza e cerchiamo così di capire cosa si intende per “punti” e quali sono i colori che sono abbinati ad essi.
I chakra
Intanto, dobbiamo dire che i chakra non sono altro che i punti di energia che si trovano nel nostro organismo. In tutto sono sette. Sono molto conosciuti nelle filosofie orientali ma, ormai, se ne parla anche in Occidente in abbondanza. Questi hanno il compito di prendere e di distribuire nel nostro corpo l’energia vitale. In base ad ogni posizione che essi ricoprono nel nostro corpo, ad essi viene associata una specifica ghiandola endocrina. Le ghiandole di questo tipo, infatti, hanno il compito di rilasciare gli ormoni. La loro funzionalità dipende da uno stato di equilibrio ottimale che, se viene compromesso, può creare problematiche varie come malfunzionamento di tali organi, ansia, depressione o stress. A causa di malattie, ansia o stress, i chakra si chiudono temporaneamente, oppure al contrario funzionano troppo, generando così un sovraccarico di energia. Ciò porterebbe ad uno squilibrio del nostro corpo.
Meditazione e chakra
Attraverso la meditazione, vengono “aperti” i cosiddetti chakra. Questa tecnica, infatti, è senza dubbio la più utilizzata per poter riequilibrare i flussi di energia. Si può ricorrere alla meditazione sempre e farlo è molto semplice. E’ sufficiente trovarsi in un posto dove poter eseguire i mudra, ovvero mettere le mani in particolari posizioni. Si può, inoltre, produrre suoni con la voce e canti specifici al fine di riequilibrare i flussi di energia attraverso la meditazione.
Alcuni, invece, suggeriscono l’uso anche di cristalli o pietre, atti ad aprire e riequilibrare i chakra. Altri, svolgono meditazioni più complesse. Per fare tutto ciò, in ogni caso, è sempre bene rivolgersi a persone esperte, come ad esempio gli istruttori di yoga. Lo yoga è, infatti, una delle discipline più utilizzate per questa finalità.
Energia del corpo
Abbiamo visto come, attraverso i chakra, si può liberare l’energia del corpo in modo ottimale. Per fare ciò, è necessario trovare un luogo molto tranquillo dove poter praticare le meditazioni senza essere disturbati da nessuno. Meglio evitare di guardare l’orologio, al fine di rilassarsi meglio. Ci si può sedere con le gambe incrociate, facendo attenzione a cercare di tenere la schiena ben diritta. Si va, poi, a poggiare le mani sulle ginocchia. Sotto di noi, meglio tenere un tappetino o un cuscino da meditazione. Ognuna delle meditazioni dovrà avere una durata di almeno sette o dieci respiri particolarmente lunghi.
Cosa sono i chakra
Vediamo, adesso, nel dettaglio, cosa sono i chakra. Esiste, secondo lo yoga, un corpo fisico e uno invisibile. Quello invisibile è formato dall’energia vitale, che si chiama prana. Il prana fluisce attraverso i nostri canali energetici, che si chiamano nadi. I nadi, nel nostro corpo, sono molto numerosi: se ne contano oltre settantamila. I più conosciuti, però, sono tre: Sumshumna, Ida e Pingala.
Il primo è quello che parte dalla colonna vertebrale e termina sulla sommità del capo. Gli altri due partono dalla spina dorsale, ma seguono un percorso a spirale e si vanno ad incrociare per sei volte. Ogni volta che le nadi si incontrano, danno vita ad un chakra che, quindi, altro non è che un vortice di energia. Esistono così moltissimi chakra, ma i più conosciuti sono sette. Quando questi vortici di energia vengono stimolati, si ritorna al loro regolare funzionamento, che elimina così lo stress della vita di tutti i giorni. Ognuno di esso ha un colore, un elemento, un suono (un mantra) e molto altro ancora.
Punti chakra
Definiamo, adesso, quali sono i sette punti chakra più conosciuti. Il primo è quello della radice. Si trova alla base della spina dorsale, tra i genitali e l’ano. Per stimolarlo, si deve appoggiare le mani sulle ginocchia e unire pollice e indice delle mani, mantenendo le altre dita libere. Il secondo è il sacrale, che si trova all’altezza dell’inguine, nella parte bassa della schiena. Per passare ad esso si deve appoggiare le mani sul ventre con i palmi verso l’alto, con la mano destra sopra la sinistra. Le punte dei pollici si devono toccare leggermente.
Il terzo è definito “del plesso solare” e si trova sopra l’ombelico. Per stimolarlo, dobbiamo mettere le mani all’altezza dell’ombelico con i palmi verso l’alto e con la mano destra sopra la sinistra. I pollici si toccano leggermente. Il quarto è quello del cuore, che si stimola unendo pollice e indice, appoggiando la mano sinistra sul ginocchio sinistro. La mano destra andrà posizionata al centro del petto, all’altezza del cuore. Il quinto chakra è quello della gola, che per essere stimolato necessita delle dita delle mani intrecciate con i due pollici uniti, rivolti verso l’alto.
Il sesto è il chakra del terzo occhio, che si trova al centro della fronte, tra le due sopracciglia. Si deve portare le mani all’altezza del petto. Le dita medie si toccano rivolte verso l’alto, così come i pollici. Infine, l’ultimo è quello della corona, che è situato nella parte superiore della testa. Per la meditazione di esso, si posizionano le mani all’altezza dello stomaco. Gli anulari sono stesi verso l’alto e le altre dita sono intrecciate, con il pollice destro sotto quello sinistro.
Colori dei chakra
Ad ogni chakra corrisponde un colore, come abbiamo già detto. Adesso, vediamoli nel dettaglio. Il primo, quello della radice, ha il colore rosso che lo rappresenta. E’, infatti, il colore della forza e dell’energia, non a caso è anche il colore del nostro sangue. L’energia di esso si concentra nelle ghiandole surrenali. E’ responsabile della salute di gambe, piedi e intestino crasso.
Il secondo ha come colore l’arancione, simbolo di luce e di emozioni positive. E’ responsabile della salute dei genitali sia maschili che femminili. Tale centro energetico è associato all’elemento acqua. Il terzo chakra ha come colore il giallo, simbolo anch’esso della luce e del sole. Si collega al pancreas. Il quarto è collegato, invece, al colore verde, simbolo di amore e di equilibrio. E’ collegato ai polmoni, ma anche al cuore, al sistema cardiocircolatorio e a quello respiratorio.
Passiamo al numero cinque, quello collegato al colore azzurro, simbolo di purezza e pulizia. La ghiandola endocrina ad esso collegata è la tiroide, ma abbiamo anche la bocca, i denti, l’udito, l’esofago. Il sesto si collega al colore indaco e riguarda l’ipofisi, la ghiandola che si trova nel retro del collo e che è utile a diversi meccanismi nel nostro corpo. Ad esso si associano il cervelletto, ma anche il sistema ormonale e il sistema nervoso. Infine, l’ultimo è collegato al colore viola. Si collega alla ghiandola pineale che, a sua volta, è implicata nel ritmo sonno-veglia, ma anche nella regolazione della temperatura corporea.
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