I nove più diffusi disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono dovuti a vari fattori e possono gravare pesantemente sulla vita delle persone.

Che tu abbia disturbi del sonno e stia cercando informazioni su di esso, o che stia tentando di trovare modi per contrastarlo, questo articolo ti fornirà informazioni rilevanti, concernenti questi disturbi, per aiutarti a raggiungere il buon riposo di cui hai un disperato bisogno.

Stare a letto aspettando che arrivi il sonno è un po’ come passare la notte in un inferno a rallentatore. L’orologio sembra non muoversi mai e ogni rumore, dal rubinetto gocciolante, al cane che russa ai piedi del letto, sembra amplificato; anche insignificanti eventi che accadono durante il giorno possono assumere un’aria minacciosa. Benvenuto nell’insonnia.

I disturbi del sonno, dall’insonnia, all’apnea nel sonno, alla privazione del sonno dovuta ad orari di lavoro pesanti o alla cura di familiari malati, gravano sulle persone sofferenti e sulla società in generale.

Costo dei disturbi del sonno

I costi dei problemi legati al sonno sono sconcertanti. La commissione stimava i costi diretti di insonnia di 15,9 miliardi di dollari l’anno, e altri 100 miliardi di dollari per quelli indiretti come contenzioso, distruzione di proprietà, ospedalizzazione e morte, che sono derivati da disturbi e privazione del sonno.

I problemi legati al sonno possono essere indotti dalla consumazione eccessiva di caffeina o alcol, essere legati ad un effetto collaterale di farmaci, svilupparsi come effetti secondari di un’altra malattia; ma in un gran numero di casi, i disturbi del sonno primario sono la causa di insonnia o del sonno interrotto.

Anche se negli Stati Uniti esistono più di 200 centri di disturbi del sonno, gli esperti stimano che al 95% dei sofferenti non vengano diagnosticati, subendo inutilmente condizioni che potrebbero essere trattate.

Sindrome della fase del sonno ritardata

Quando l’orologio biologico di una persona non è sincronizzato ad orari nella norma, sorgono disturbi del sonno. In questa sindrome, la persona si addormenta e si sveglia più tardi del dovuto per svolgere le normali attività come lavoro e scuola. Una volta che la persona si addormenta, tuttavia, il suo sonno è riposante e ininterrotto.

Svegliarsi ad un orario accettabile, anche puntando una sveglia, risulta estremamente difficoltoso. I sintomi che ne derivano includono la sonnolenza diurna (particolarmente al mattino), fatica, memoria e concentrazione compromesse e bassa produttività specialmente al mattino.

Diffusione

È relativamente raro (meno del 2% di coloro che cercano aiuto nelle cliniche del disturbo del sonno ricevono questa diagnosi). Spesso inizia durante l’infanzia, ed è comune durante l’adolescenza. Questi sintomi si sviluppano anche in persone che soffrono di depressione.

Terapia

Qual è il trattamento? Sono due le terapie utilizzate:

  • Cronoterapia: questa tecnica ripristina l’orologio biologico delle persone, facendo sì che queste restino sveglie ogni giorno tre ore in più rispetto alle loro abitudini, per diversi giorni, fino a che l’alternanza tra sonno e veglia riesca a sincronizzarsi ad orari normali. Durante questo periodo, non si possono fare pisolini, e una volta che le persone hanno cambiato le loro abitudini legate al sonno, devono mantenerle anche nel fine settimana (variandole per non più di un’ora) per impedire il ritorno del problema.
  • Terapia della luce (fototerapia): questa tecnica utilizza luci intense (come quella del sole) per due ore al mattino, e viene evitata l’esposizione ad esse molte ore prima di andare a dormire, per modificare il ciclo di sonno-veglia. Speciali set di luci adatte a questo scopo, sono disponibili presso fornitori di materiale medico e sono simili a quelle usate per aiutare persone che soffrono di disordine affettivo stagionale.

Disturbo della fase avanzata del sonno

Che cos’è? In questa condizione, l’orologio biologico della persona si sposta ad orari che precedono quelli normali; in genere ci si addormenta prima delle 21.00, ci si risveglia tra le 3 e le 5 del mattino e non si riesce più a riaddormentarsi.

Quant’è comune? Questa condizione si verifica più spesso nelle persone anziane. In effetti, alcuni medici credono si tratti di una normale conseguenza dell’invecchiamento, piuttosto che un disturbo.

Trattamento

La terapia della luce è efficace nell’aiutare le persone a ritardare la fase del sonno. La persona viene esposta alla luce intensa (attraverso speciali luci acquistate tramite fornitori di materiale medico.

Queste somigliano a quelle usate per il trattamento del disturbo affettivo stagionale) due ore prima di andare a dormire, il che aiuta a ritardare il sonno; l’esposizione a tali luci deve però essere evitata in altre ore della giornata.

Sindrome da ritmo sonno-veglia non di 24 ore

Che cos’è? In questa condizione, l’orologio biologico di una persona dura 25 ore o di più, il che significa che i tempi di sonno e veglia sono continuamente posticipati.

Diffusione

Nonostante sia una condizione rara, sembra essere più comune nelle persone non vedenti rispetto alla popolazione generale. Uno studio ha dimostrato che il 75% dei non vedenti lamenta problemi di sonno. Questo può essere in parte dovuto alla mancanza di percezione visiva della luce, che aiuta a svegliarsi e dormire.

Rimedi

La terapia della luce, in cui la persona viene esposta a luci intense (come quella del sole) per due ore al mattino e viene evitata l’esposizione prima di andare a dormire per spostare il ciclo di sonno-veglia, può essere efficace solo nei pazienti vedenti.

Jet Lag

Che cos’è? Conosciuto come cambio di fuso orario, il jet lag è un disturbo del sonno che avviene in seguito ad un viaggio in luoghi che hanno fusi orari diversi dal proprio. Si verifica perché “l’orologio” interno del viaggiatore non è sincronizzato con il nuovo fuso orario. I sintomi comprendono difficoltà nell’addormentarsi (e ciò che ne consegue) e sonno interrotto, il che porta a sonnolenza diurna, mal di testa e malessere generale.

Diffusione

Il jet lag è un problema comune per i viaggiatori ed avviene maggiormente in persone con più di 50 anni, rispetto che in quelle sotto i 30. L’incidenza varia a seconda del fuso orario e della direzione del viaggio. Quando si viaggia verso ovest, l’orologio interno è avanti rispetto all’ora locale e quindi il viaggiatore si stanca presto e si sveglia presto.

Quando invece si viaggia verso est, l’orologio interno è indietro rispetto all’ora locale e quindi il viaggiatore di solito si addormenta e si sveglia dopo, e spesso si sente assonnato durante il giorno, specialmente al mattino. Questi effetti possono essere avvertiti fino ad uno o due giorni dopo il viaggio. Coloro che viaggiano spesso possono sviluppare sintomi di jet lag cronico.

Rimedi e cure

In generale, viaggiare verso ovest è più facile che viaggiare verso est. Un viaggiatore che va verso est può recuperare all’incirca un’ora e mezza al giorno di sonno; quello che va verso est ne guadagna invece, circa un’ora. Ad esempio, un adeguamento al viaggio da Los Angeles a New York (una differenza di fuso orario di tre ore) richiederebbe tre giorni, ma solo due giorni per il viaggio di ritorno.

Alcuni passaggi che possono minimizzare gli effetti del jet lag sono quelli di regolare, i giorni precedenti al viaggio, i tuoi orari di sonno a quelli del luogo dove andrai; evitare alcol e caffeina durante il viaggio, poiché entrambi possono avere effetti sulla qualità del sonno; prendere 5mg di melatonina al momento di coricarsi i primi giorni dopo l’arrivo, può aiutare nella regolazione del sonno. Alcuni farmaci ipnotici a breve durata d’azione possono aiutare ad alleviare il jet lag.

Allenarsi e mantenersi ben idratati (con analcolici o bibite senza caffeina) può inoltre aiutare ad adeguarsi ad un nuovo fuso orario. La terapia della luce, come quella usata nei disturbi del sonno avanzati e ritardati, può aiutare ad adattarsi.

Lavoro a turni

Il costante cambiamento di orari del sonno dovuti a turni di lavoro diurni, serali e notturni è stato collegato a malattie gastrointestinali e cardiovascolari, aumento nell’uso di alcol e tranquillizzanti, e disturbi del sonno cronici.

Gli studi hanno rivelato diversi metodi che possono essere efficaci nell’affrontare l’impatto che un lavoro a turni ha sul sonno. L’utilizzo di luci intense durante i turni di notte e dormire in una camera da letto completamente buia può essere d’aiuto a regolarizzare il sonno. Programmi di esercizio fisico possono aiutare, così come l’assunzione di melatonina prima di andare a letto.

Apnea ostruttiva nel sonno

L’apnea ostruttiva nel sonno è una cessazione temporanea della respirazione dovuta al blocco delle vie aeree superiori durante il sonno. Queste brevi ostruzioni comportano numerose interruzioni del sonno ogni ora, che hanno drammatici effetti sulla qualità di esso.

Poiché questi risvegli sono ricordati raramente, coloro che soffrono di apnea nel sonno, non sono a conoscenza della fonte dei loro sintomi: sonnolenza diurna, incremento dell’irritabilità o depressione, diminuzione della concentrazione e della produttività a lavoro, e anche aumento del numero di incidenti stradali. Infatti, l’eccessiva sonnolenza diurna viene spesso scambiata per narcolessia. Il russare forte e costante è un segno di apnea ostruttiva nel sonno.

L’apnea notturna è sofferta da circa il 4% degli uomini e circa il 2% delle donne.

Rimedio alla apnea notturna

Le persone in sovrappeso che soffrono di apnea ostruttiva nel sonno, trovano beneficio nella perdita di peso. Evitare il consumo di alcol, narcotici e sedativi che incrementano il rischio di incorrere in apnea ostruttiva nel sonno.

Alcuni pazienti rispondono a dosi di protriptilina, un antidepressivo triciclico, e a molti altri farmaci prescrivibili. Per la maggior parte, tuttavia, sono necessarie altre misure. Queste includono:

  • Posizione supina, che avviene se la persona rimane sdraiata sulla sua schiena (la posizione in cui si verificano maggiori episodi di apnea) per più di 15 secondi. Si potrebbero cucire palline da tennis nella parte posteriore delle magliette dei pigiami, per evitare che si dorma supini.
  • Apparecchi dentali che spostano la mascella in avanti, espandendo le vie aeree.
  • Chirurgia che ripara le vie aeree superiori (tonsillectomia, adenoidectomia o resezione dell’ugola e del palato molle).
  • La ventilazione meccanica a pressione positiva continua (CPAP), un dispositivo che eroga un flusso d’aria attraverso una maschera portata al naso durante il sonno.

Narcolessia

La narcolessia è caratterizzata da una sonnolenza estrema e incontrollabile durante il giorno. È causata da una disfunzione dei meccanismi cerebrali che controllano il sonno e la veglia. La persona può improvvisamente addormentarsi a metà di una frase, mentre è al lavoro, o al volante di un’auto.

Altri sintomi della narcolessia includono l’improvvisa perdita di tono muscolare durante la veglia quando si è sorpresi o sconvolti (che possono essere abbastanza gravi da causare un collasso), allucinazioni vivide mentre la persona è sul punto di addormentarsi, e paralisi nel sonno che è una condizione in cui la normale paralisi dei muscoli principali, che avviene durante la fase REM, non termina al momento del risveglio. La narcolessia sembra sia ereditaria.

Rimedi alla narcolessia

Qual è il trattamento? I sintomi della narcolessia possono essere riscontrati in diverse altre condizioni, tra cui l’apnea ostruttiva nel sonno, quindi una diagnosi accurata è fondamentale.

I ricercatori ora credono che la narcolessia sia causata da una mancanza di recettori di ipocretina, un neurotrasmettitore che regola gli stadi del sonno e di veglia.

Il modafinil, che favorisce la lucidità mentale, si è dimostrato efficace nel trattamento della narcolessia. Cambiamenti comportamentali che possono aiutare sono: evitare l’assunzione di caffeina e alcolici nel tardo pomeriggio o sera, esercizio fisico regolare almeno tre ore prima di andare a dormire e la pianificazione di alcuni brevi pisolini o di un pisolino più lungo (da 20 a 40 minuti) ogni giorno.

Sindrome delle gambe senza riposo

Che cos’è? La sindrome delle gambe senza riposo è caratterizzata da dolori, prurito, formicolio e bruciore nella parte inferiore delle gambe quando il malato si addormenta; in genere richiede che ci si alzi e si cammini, per trovare sollievo. Il dolore può anche essere accompagnato da movimenti periodici degli arti, che possono continuare per minuti o ore. Si sviluppa tipicamente nella mezz’età e sembra essere ereditaria.

Quanto è comune? La sindrome delle gambe senza riposo si verifica nel circa 2-5% degli adulti.

Qual è il trattamento? La sindrome delle gambe senza riposo risponde alla levodopa, un farmaco anche usato per il trattamento del morbo di Parkinson, e a molti altri farmaci. I sintomi possono essere ridotti evitando o riducendo caffeina e alcol e stabilendo un programma di regolare esercizio fisico.

Sonnambulismo

Che cos’è? Il sonnambulismo, che è più comune nei bambini, si verifica durante lo stadio 3 e 4 del sonno, che sono i livelli più profondi, e si pensa che sia causato da un parziale risveglio dal sonno profondo.

Mentre le onde cerebrali del bambino sono quelle presenti durante la fase di sonno profondo, il sonnambulo si muove come se fosse sveglio. Gli episodi sono generalmente brevi, meno di 10 minuti, e solitamente si verificano durante le prime tre ore di sonno. Solitamente il sonnambulo il mattino seguente non ha memoria di ciò che è accaduto.

Il sonnambulismo si verifica in più del 10% dei bambini. La maggior parte di loro lo supera. Sembra essere ereditario. Episodi di sonnambulismo possono essere scatenati da febbre e da alcuni farmaci. Orari di sonno imprevedibili, privazioni di sonno e stress possono contribuire inoltre ad episodi di sonnambulismo.

Qual è il trattamento? La sicurezza del bambino durante questi episodi è di primaria importanza. I genitori devono assicurarsi che porte e finestre siano chiuse durante la notte e che non siano lasciati in giro oggetti che potrebbero causare cadute o altre lesioni. Quando un bambino sta avendo un episodio di sonnambulismo, riaccompagnalo gentilmente verso il letto e non cercare di svegliarlo.

L’ipnosi può essere un trattamento efficace. Farmaci come benzodiazepina ed antidepressivi triciclici presi al momento di coricarsi possono anche essere efficaci, ma possono verificarsi nuovi episodi quando il farmaco viene interrotto.

Scritto da Susanna Mele

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