Acetone: guida ai rimedi più efficaci per contrastarlo

Sono soprattutto i bambini ad essere colpiti dall'acetone: tutti i rimedi migliori.

Un organismo che rimane senza zuccheri da bruciare comincia ad attaccare i grassi per attingere a una riserva diversa e ciò costringe il fegato a svolgere un lavoro supplementare.

Tale lavoro induce l’organo a produrre chetoni, sostanze particolarmente acide che agiscono andando ad alterare l’alito in modo sgradevole. Si tratta del tratto distintivo dell’acetone, un disturbo gastrico che tende a manifestarsi soprattutto nei bambini, in quanto essi hanno una capacità minore, rispetto agli adulti, di immagazzinare gli zuccheri e, più in generale, disperdono molta più energia.

Nella maggior parte dei casi, oltre al peggioramento dell’alito, questo disturbo non si presenta con altri sintomi. In alcune circostanze, però, possono comparire malesseri anche piuttosto sgradevoli: la sintomatologia più conclamata è di sicuro quella che include la nausea e il vomito.

In caso non si riesca a determinare con certezza la presenza o meno di acetone, sarà ovviamente il medico curante a fare la diagnosi corretta e a suggerire il trattamento da seguire contro il disturbo.

Curare l’acetone: dall’assunzione di vitamina B alla corretta idratazione

Rimane indispensabile sapere come curare l’acetone al meglio, così da agire tempestivamente e eliminare in modo graduale ma rapido i fastidi legati a questo disturbo.

Nella fase acuta, o comunque qualora vi siano stati episodi di forte nausea o persino di vomito, può essere utile assumere dei farmaci che riducano immediatamente l’acidità.

Di solito sono formulazioni a base zuccherina e contenenti vitamine del gruppo B, come la B6, che grazie alla sua azione specifica tende a lenire la nausea, e la B1 e la B2, che intervengono efficacemente sulla digestione di sostanze particolarmente grasse.

Al fine di limitare l’acidità, un’alternativa è anche lo zenzero, puro o consumato in un tè o altra bevanda calda. È possibile aggiungere anche zucchero e limone per aumentarne i benefici.

Più in generale, se con l’acetone si presenta vomito costante occorre anche bere spesso per reidratare l’organismo.

Cattiva alimentazione e digiuno come causa dell’acetone

Quando a soffrire di acetone è un bambino, occorre contrastare la carenza di zuccheri inserendo nell’alimentazione un quantitativo maggiore di quelli complessi, come per esempio i carboidrati, che rilasciano energia in maniera lenta ma costante nel tempo.

Si dovrà anche prestare attenzione al consumo di grassi, evitando cibi fritti o molto conditi, ma anche dolci elaborati, che tendono a incrementare il livello di zuccheri nel sangue solo nell’immediato: carni bianche, pesce, pasta e pane – anche integrali – e verdura sono i cibi da prediligere. Si tratta di indicazioni da rispettare anche quando a soffrire di acetone è un adulto.

Altrettanto importante, in qualsiasi circostanza e a qualunque età, sarà evitare sempre situazioni di totale digiuno, non solo perché sconsigliato in ogni tipo di dieta salutare, ma anche perché è una delle cause primarie per cui si rimane a corto di zuccheri. Del resto, nei bambini talvolta è sufficiente persino quello notturno per sviluppare i sintomi dell’acetone.

Come lo stile di vita può influire sulla sintomatologia dell’acetone

A togliere energie e quindi preziosi zuccheri, però, spesso contribuisce anche lo stile di vita. Se i giovanissimi possono manifestare l’acetone semplicemente perché sono sempre molto attivi, un adulto può invece soffrirne a causa dello stress psicofisico.

Un riposo notturno senza interruzioni è determinante, così come rallentare i ritmi giornalieri, nel limite del possibile. Anche la possibilità di fare dei pasti bilanciati rappresenta al tempo stesso sia un rimedio sia un metodo di prevenzione estremamente efficace.

Infine, occorre ricordare che nei bambini l’acetone è una condizione piuttosto diffusa i cui episodi tendono comunque a sparire con l’età. In una persona adulta può anche essere il sintomo della presenza di una patologia che contribuisce a portare squilibri nel metabolismo.

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