Mantenere stabili i livelli di acido urico è fondamentale per evitare problemi quali un’eccessiva concentrazione nelle articolazioni e la conseguente formazione di cristalli di urato. Questi ultimi provocano dolore e infiammazione. A questo scopo, seguire una corretta alimentazione mantenere stabili i valori della molecola nell’organismo.
Acido urico
Si tratta di una sostanza prodotta dall’organismo umano durante la scomposizione delle purine.
Coloro che presentano elevati livelli di acido urico nell’organismo soffrono di iperuricemia. Questa condizione può essere dovuta a una dieta e uno stile di vita non idonei o a una predisposizione genetica. In questo secondo caso, l’iperuricemia viene definita cronica. Evitare di sviluppare l’iperuricemia cronica è molto importante. Se i livelli della molecola sono costantemente alti, è possibile andare incontro a disturbi fastidiosi come la gotta.
Acido urico: alimentazione
Uno dei migliori alimenti per ridurre l’acido urico è il carciofo grazie alle sue proprietà diuretiche. I carciofi aiuteranno ad eliminare la quantità eccessiva tramite l’urina. Il metodo migliore è quello di lessare i carciofi e conservare il brodo derivato dalla cottura. sarà possibile utilizzarlo nella preparazione di gustose zuppe o aggiungerlo al minestrone.
Anche la cipolla aiuta a depurare l’organismo. Oltre a consumarla fresca, si consiglia, come nel caso precedente, di lessarla con acqua e un goccio di succo di limone per, poi, berne due tazze al giorno.
La zucca è un altro vegetale perfetto per trattare questa condizione. Agisce come diuretico naturale permettendo l’eliminazione di tossine accumulate nell’organismo per via naturale. La zucca può esser cucinata al forno, ma è anche ottima come crema o ideale come accompagnamento ad altri piatti. Inoltre, i semini, contenuti all’interno, risultano essere altamente nutritivi. E’ possibile cucinarli al forno e consumarli come snack o per uno sfizioso aperitivo.
Anche la mela risulta essere molto efficace. E’ necessario far bollire tre mele a pezzetti in un litro d’acqua per mezz’ora circa, successivamente filtrare l’acqua e berla. Anche le fragole e gli agrumi sono adatti per chi ha questo problema, essendo frutti particolarmente ricchi di vitamina C e acido ascorbico.
In generale, l’alimentazione deve essere ricca di cereali, fecole e verdure e povera in purine, per accelerare, così, l’escrezione di urati ed evitare la formazione di cristalli nelle articolazioni.
Per quanto riguarda la carne, si raccomanda il consumo di carni bianche per non rischiare l’aumento di colesterolo nel sangue. Sarà, ad esempio, necessario sostituire il manzo con la carne di pollo. Nel caso in cui non si soffra di ipercolesterolemia, alla dieta si possono anche incorporare le uova.
Per ridurre i livelli di acido urico è fondamentale bere molta acqua, poiché è grazie all’urina che vengono eliminate le tossine dal corpo. Cercare, dunque, di berne circa due litri al giorno.
Alimenti da evitare
È importante tenere a mente che vi sono alcuni alimenti assolutamente proibiti per i soggetti che soffrono di questa condizione, ricordiamo, ad esempio, le carni rosse, gli insaccati, i frutti di mare, il pesce azzurro, le interiora, la pasticceria industriale, in grassi animali, le bibite alcoliche e gasate.
Acido urico: valori
Per conoscere la propria condizione clinica e verificare un’eventuale iperuricemia è necessario eseguire le analisi del sangue. Tutti producono acido urico, ma è il livello che viene rilevato a determinare se siano necessari controlli periodici per evitare la presenza di gotta.
In particolare, i valori normali sono compresi tra 2 e 6 mg/100 ml. Nel caso degli uomini è abbastanza frequente arrivare a 7 mg/100 ml. Superata tale cifra, il medico può ufficialmente dichiarare lo stato di iperuricemia (gotta). Da quel momento sarà assolutamente necessario iniziare a prendersi cura della propria salute. Seguendo le prescrizioni mediche e una dieta sana.
Quest’articolo è meramente informativo, non vuole pertanto prescrivere trattamenti medici o realizzare diagnosi. Rivolgersi a un medico nel caso in cui si presentino sintomi o malessere.