Curare le Adenoidi: i migliori metodi per intervenire

Cosa sono e come si curano le adenoidi? Differenze tra l'intervento chirurgico e la terapia farmacologica

Chiamate anche tonsille faringee, le adenoidi sono delle formazioni costituite da tessuto linfoide e sono situate sulla parte posteriore della rinofaringe. Esse svolgono una funzione protettiva e difensiva dai microrganismi trasportati dagli agenti atmosferici e che entrano nel nostro organismo tramite il naso e le vie respiratorie.

Sono presenti dalla nascita nell’organismo e si sviluppano in modo progressivo raggiungendo la loro dimensione massima intorno all’età di 3-5 anni. Come le tonsille, le adenoidi possono essere colpite da infezioni ricorrenti, stagionali, o croniche ed in alcuni casi è necessario intervenire chirurgicamente.

Come curare le adenoidi e quali sono le patologie?

Poiché l’organismo possiede strumenti immunitari più efficaci, quando le adenoidi si ingrossano al punto tale da creare delle difficoltà respiratorie, si interviene chirurgicamente per curare le adenoidi, mediante rimozione.

Adenoidite

Una delle più frequenti patologie che riguardano queste formazioni linfoidi è l’adenoidite, cioè un’infiammazione che molto spesso si presenta accompagnata da tonsillite o otite. Si manifesta con sintomi quali febbre, tosse, ostruzione delle vie respiratorie, apnee notturne e rinorrea.

Terapia Farmacologica per curare le adenoidi

Le indicazioni su come curare le adenoidi in caso di adenoidite, fanno pressoché riferimento ad una terapia farmacologica prescritta con analgesici ed antipiretici, mentre se si tratta di adenoidite batterica vengono somministrati antibiotici come amoxicillina, acido-clavunalico.

L’intervento chirurgico

Nei casi in cui l’infezione sia troppo aggressiva e la terapia farmacologica non dia alcun effetto, le metodologie su come curare le adenoidi, fanno riferimento all’asportazione chirurgica. Soprattutto nei casi in cui si manifestino adenoiditi caratterizzate da otiti catarrali ricorrente e ridotta capacità uditiva spesso molto vicina alla sordità.

In questo caso si prosegue mediante un esame audiometrico ed impedenziometrico e dopo aver verificato una diagnosi di ipertrofia, si interviene chirurgicamente, rimuovendo il tessuto adenoideo.

L’intervento per curare le adenoidi è svolto sotto controllo endoscopico e mediante radiofrequenza.

L’asportazione delle adenoidi è possibile a partire dai diciotto mesi di vita del bambino e non riduce le sua difese immunitarie. Contrariamente infatti, le adenoidi infiammate comportano la somministrazione di una quantità elevata di antibiotici che alterano le capacità immunitarie dell’organismo. Si tratta di un intervento abbastanza semplice, ma che viene comunque seguito in anestesia generale, con l’obiettivo di rimuovere il tessuto adenoideo in eccesso.

Inoltre è necessario che la diagnosi sia fatta repentinamente, poichè una diagnosi tardiva può comportare il restringimeno o la chiusura della tuba con conseguenti danni uditivi, talvolta anche permanenti.

Più raramente, ma se a lungo trascurata, la patologia delle adenoidi può anche portare disturbi del comportamento in conseguenza della cattiva ossigenazione del sangue che si può manifestare con agitazione e irrequietezza.

Scritto da Maria Pia Tortora

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