(Adnkronos) – La felicità è una nuova frontiera del benessere anche per scienziati, economisti e decisori. Da questa consapevolezza nasce il Lugano Happiness Forum, gratuito e aperto al pubblico, realizzato dalla Harvard University di Boston, Ibsa Foundation per la ricerca scientifica e Città di Lugano, in collaborazione con l’Università della Svizzera italiana Usi, il Lac (Lugano arte e cultura) e Lugano Region. Il Forum, che si svolgerà nella città della Svizzera italiana il prossimo 17 e 18 giugno, nell’ambito del progetto Cultura e Salute – si legge in una nota – ha l’obiettivo di esplorare gli intricati meccanismi e i principi alla base della felicità e del benessere umano per fare il punto sulle ultime teorie e sulle pratiche in atto sul tema. Grazie alla cura esperta di Vish K. Viswanath della Harvard University di Boston, direttore del Lee Kum Sheung Center for Health and Happiness – supportato da Silvia Misiti, Direttrice di Ibsa Foundation, e da Luigi Di Corato, direttore della Divisione Cultura della Città di Lugano – tra i temi affrontati nella due giorni ci saranno: felicità ed equità di accesso a risorse, opportunità e diritti, fondamentale per un benessere sostenibile; le sfide e i vantaggi dell'intersezione tra tecnologia, informazione, scienza della felicità e i relativi fattori di benessere; le intricate connessioni tra felicità, cultura e socialità. Una ventina i relatori presenti e provenienti da tutto il mondo. Tra loro alcuni dei più grandi esperti internazionali come Julianne Holt-Lunstad della Brigham Young University, Garth Graham Responsabile Healthcare and Public Health presso Google e YouTube, Karen Guggenheim Ceo & Founder di Wohasu* e co-founder del World Happiness Summit e Julia Hotz, giornalista e scrittrice, esperta di social prescribing. “È fondamentale – spiega Viswanath – promuovere una comprensione profonda della felicità che vada oltre le definizioni convenzionali per abbracciare la ricchezza delle sue dimensioni culturali, filosofiche e individuali. La felicità non è solo una ricerca individuale, ma è profondamente intrecciata con strutture e sistemi sociali più ampi. Favorendo l’incontro tra esperti di diverse discipline scientifiche, vogliamo svelare con questo Forum ciò che forma e definisce la ricerca della felicità nella cultura, nella scienza, nella politica e nelle scelte quotidiane di ogni individuo. Ci auguriamo che questo incontro possa diventare un appuntamento ricorrente, diventando un momento di aggiornamento internazionale sui progressi della scienza in questo campo e di condivisione delle politiche pubbliche d’avanguardia ispirate ai principi della felicità e del benessere collettivo”. “Studiare la relazione tra la salute, nella sua accezione più ampia, e la cultura, e promuovere iniziative e sinergie tra questi due mondi per migliorare la qualità di vita e il benessere delle persone – sottolinea Misiti – è uno degli obiettivi che la nostra Fondazione porta avanti, ormai da diversi anni in collaborazione con la Città di Lugano, attraverso il progetto Cultura e Salute, progetto arrivato al suo quinto anno e in attesa della quarta edizione del corso universitario presso la Facoltà di scienze biomediche dell’Usi, che sarà dedicato quest’anno al rapporto tra arti visive e salute. È nel solco di questo impegno che è nato il Lugano Happiness Forum, un appuntamento unico nel suo genere che si propone di favorire una maggiore comprensione del tema della felicità, partendo dalle evidenze scientifiche, ma anche di avvicinare a questi temi più persone possibili trasferendo conoscenze e principi attraverso un linguaggio semplice e accessibile a tutti”. È cresciuto negli anni il numero degli studi che, partendo dall’analisi di diversi fattori, misurano in maniera sempre più accurata il livello di felicità e la qualità di vita dei cittadini. Questo a riprova che si tratta di un tema estremamente rilevante nelle società occidentali, specialmente in un clima di instabilità e incertezza come quello attuale dove risulta sempre più difficile essere felici anche nei contesti considerati più privilegiati. “Abbiamo deciso di raccogliere la sfida di dedicare un Forum come questo al Lac – afferma Roberto Badaracco, vicesindaco e capo dicastero cultura della Città di Lugano – in un momento storico di grande complessità e di forte smarrimento, convinti che grazie alla collaborazione scientifica di uno degli istituti accademici più prestigiosi al mondo come il Lee Kum Sheung Center for Health and Happiness dell’Universita di Harvard, si possano avere spunti concreti e buone pratiche a vantaggio delle nostre comunità. L’attenzione alla salute e al benessere è da sempre al centro delle nostre politiche tanto da rendere Lugano una città notoriamente riconosciuta per la qualità della vita che sa esprimere, non solo grazie alla sua collocazione geografica, ma anche in virtù degli sforzi e degli investimenti fatti in questi anni in ambito sanitario, culturale e della ricerca. Non è un caso – conclude – che Lugano è la città principale del Cantone più longevo della Svizzera”. —[email protected] (Web Info)