L’alchechengi o Frutto di Kenjo, è il frutto della Physalis alkekengi, ed è un alimento prezioso ricco di benefici e proprietà. Ecco anche le controindicazioni dell’alchechengi.
Alchechengi: proprietà e controindicazioni
Sapete cos’è l’alchechengi? Si tratta di una pianta erbacea nativa del continente asiatico. E’ caratterizzata da un frutto rosso-aranciato contenuto in un calice a forma di lanterna, che presenta una consistenza simile alla cartapesta. La Physalis è tossica per l’organismo umano ad eccezione delle bacche che sono commestibili e ricchissime di vitamina C.
La pianta ha interessanti proprietà diuretiche ed antinfiammatorie, per questo si somministra con successo nel trattamento dei disturbi del tratto urinario. Inoltre, è un’ottima fonte di antiossidanti. Le bacche hanno un gusto acidulo-agrumato particolarmente piacevole al palato.
Si possono consumare sia fresche che come ingrediente da aggiungere nelle torte e marmellate. Sebbene molti apprezzano l’estetica delle sue lanterne, non tutti conoscono il sapore delizioso e leggermente acidulo delle sue bacche.
Il significato etimologico della parola deriva dal termine arabo al-kakang che si traduce in “lanterna cinese”. Fa riferimento all’aspetto peculiare che contraddistingue il fiore della solanacea. Le bacche contenute nella lanterna hanno delle dimensioni simili alla ciliegia, per questo motivo sono soprannominate anche “ciliegie invernali”. Ecco tutte le proprietà:
Antinfiammatorio: l’Alchechengi contrasta efficacemente diverse reazioni infiammatorie provocate sia da patologie acute che croniche. Stimola i monociti e inibisce la produzione di citochine. Sono proteine prodotte dalle cellule, implicate in numerosi processi biologici, che coinvolgono sia la risposta immunitaria che le infiammazioni, efficace anche nei disturbi respiratori.
Azione diuretica: promuovono l’eliminazione dell’eccesso di sodio tramite le urine e facilitano l’espulsione di potassio. Si somministrano con successo nel trattamento delle infezioni che colpiscono il tratto urinario, nelle cistiti, nella calcolosi renale e in generale nei disturbi che intessano i reni e la vescica.
Le proprietà diuretiche sono riconducibili alle attività terapeutiche esercitate dalla fisalina, della quercitina, dalla vitamina C, dai flavonoidi, dalle saponine e dagli steroidi presenti nella pianta.
Potente antiossidante: il consumo costante delle bacche fresche produce effetti antiossidanti migliori rispetto alla droga essiccata. In seguito al processo di essiccazione, l’attività inibitoria sulla perossidazione lipidica risulta notevolmente indebolita. La pianta si impiega con successo in campo cosmetico, alimentare.
Flora intestinale: gli estratti a base di alchechengi agiscono efficacemente sull’equilibrio della microflora intestinale. Il consumo incrementa significativamente la quantità di probiotici che colonizzano l’intestino e migliora la loro funzionalità.
Le proprietà dell’alchechengi: usi e controindicazioni
L’alchechengi, preziosa pianta erbacea nativa del continente asiatico, da cui si ottengono frutti con ottime proprietà benefiche per l’organismo e la salute in generale. Abbiamo visto i principali benefici degli alchechengi: un piccolo frutto di colore giallo o arancione, con una polpa succosa dal sapore fresco e leggermente acidulo. La forma ricorda una piccola zucca o un pomodoro, questo frutto ricorda anche una lanterna, da cui il nome “lanterna cinese”.
Di tutta la pianta solo il frutto, grande quanto una ciliegia, è commestibile. Le foglie che lo circondano contengono invece molta solanina, sostanza tossica per l’organismo se assunta in eccesso. Integrare l’alchechengi nella propria alimentazione permette di aumentare le quantità di antiossidanti e di vitamine nella propria dieta, oltre ad integrare alcuni minerali utili per la salute. Inoltre, questi frutti non influiscono particolarmente sull’apporto calorico giornaliero, pertanto sono indicati anche in una dieta ipocalorica.
Tra gli altri benefici annoveriamo le sue proprietà benefiche per la pelle, grazie al contenuto di vitamina C che stimola la produzione di collagene. Inoltre, l’alta presenza di antiossidanti aiuta a prevenire l’invecchiamento cellulare. Anche se le sue foglie sono tossiche per l’organismo, se utilizzate esternamente fungono da impacchi per alleviare le infiammazioni della pelle. Ma quali sono le controindicazioni delle alchechengi?
Alcuni studi hanno evidenziato che la loro assunzione può interferire con quella di alcuni medicinali, come i diuretici. Le foglie di forma ovale che circondano il frutto invece sono ricche di solanina, una sostanza che può risultare tossica per l’organismo, Proprio a causa delle possibili controindicazioni, i frutti freschi dovrebbero essere consumati in quantità moderate.