Alimenti confezionati che fanno male da eliminare

Gli alimenti confezionati non sono molto salutari, se possibile sarebbe meglio eliminarli dalla dieta.

Sugli scaffali dei supermercati troviamo tantissimi prodotti. Molti di questi promettono di essere più salutari dei loro competitor normali. La realtà è che nel mondo della grande distribuzione il marketing ha la maggiore ingannando gli ignari consumatori che pensano di comparare cibi più dietetici. Vediamo quali sono gli alimenti confezionati da eliminare istantaneamente dalle vostre dispense. La vostra linea ne gioverà.


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Salumi

Andando in un qualsiasi supermercato la scelta di salumi che ci viene proposta è davvero molto ampia. Ovviamente possiamo decidere se comprare gli affettati in busta, ovvero sotto forma di alimenti confezionati, oppure rivolgerci al bancone della carne. Tra le due opzioni la seconda è sicuramente migliore. Il prodotto che ci verrà servito dall’addetto al taglio è un prodotto fresco e senza conservanti. I salumi confezionati invece sono pieni di conservanti che li aiutano a rimanere “freschi” per parecchi giorni dopo la loro apertura. Questo non accade se prendete il prodotto direttamente in macelleria o presso la salumeria del supermercato perché sono prodotti naturali che non includono agenti come i conservanti per farli durare nel tempo.

I conservanti che possiamo trovare in qualsiasi tipologia di carne confezionata sono i nitrati e i nitriti. Questi hanno lo scopo di debellare un batterio che si forma all’interno della carne. Il batterio in questione si chiama botulino della carne, se ingerito provoca numerosi fastidi all’apparato digerente. Ci sono anche additivi che sono inseriti all’interno della carne per far si che essa mantenga un colore idoneo. Infatti a poca distanza dal macello la carne tende a cambiare colore virando sul grigio. Il consiglio che vi diamo quindi è quello di comprare meno affettati ma selezionare una qualità maggiore rivolgendosi al macellaio vicino casa vostra.

Prodotti senza zucchero

Ci sono prodotti in commercio che sull’etichetta presenta la dicitura senza zucchero. Siete proprio sicuri che sia così? In realtà in molti casi i prodotti pubblicizzati e venduti come senza zucchero sono dei prodotti normali come tutti gli altri. Si tratta di strategie di marketing e pubblicità ingannevole. Non tutti i prodotti in commercio senza zucchero sono falsi. Ovviamente per il consumatore è difficile distinguere quelli veri da quelli falsi. Digitando su internet il nome del prodotto però potrete scoprire di più sul prodotto che andrete ad acquistare.

State anche molti attenti alle diciture ingannevoli. Spesso le scritte riportate sulle confezioni sono di dubbia interpretazione. Disorientano il consumatore facendogli intendere una cosa ma la realtà è ben diversa. Per esempio la frase “a basso contenuto di zucchero” è difficile da interpretare, non è relazionata a niente. Inoltre tutti gli alimenti senza zuccheri dovrebbero essere liberi anche dal saccarosio. Se l’etichetta in cui ci sono scritti gli ingredienti presenta il saccarosio allora vuol dire che gli zuccheri sono presenti eccome. Il saccarosio infatti è solamente un nome per indicare lo zucchero.

Prodotti senza glutine

I prodotti senza glutine negli ultimi anni sono aumentati moltissimo. In commercio possiamo trovare qualsiasi prodotto nella versione senza glutine. In molti si sono convinti di essere intolleranti al glutine anche se in realtà non è così. Si stima che in Italia ci siano 6 milioni di persone che consumano questa tipologia di cibo anche se non dovrebbe. Gli esperti consigliano di consumare questi prodotti solo se si è davvero intolleranti al glutine.

Chi non mangia glutine senza motivo sta danneggiando il suo corpo. Anche se non è fondamentale nelle nostre diete, c’è da considerare che è presente in moltissimi alimenti che consumiamo tutti i giorni. Gli effetti del glutine sono da compensare tramite il consumo di legumi e molta frutta e verdure. In questo modo si potrà compensare la carenza di fibre indotte dal non consumo di glutine.

Scritto da Alice Sacchi

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