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Il nichel è un metallo diffusissimo nell’ambiente e viene utilizzato per la produzione di molti oggetti convenzionali e di uso comune, come articoli da bigiotteria, utensili vari o strumenti metallici, ma può trovarsi persino in svariati alimenti.
Nei soggetti non allergici, il nichel non provoca alcuna problematica, nemmeno attraverso il contatto diretto con il metallo. Non è lo stesso invece per i soggetti allergici nei quali il sistema immunitario reagisce al nichel in modo eccessivo riconoscendola come una sostanza estranea dell’organismo, provocando così un tipo di reazione infiammatoria che può risultare più o meno grave.
Questa allergia si presenta in circa il 10% della popolazione, può avvenire a qualsiasi età, ma colpisce più frequentemente le donne (20/25%), inoltre si pensa che possa essere correlata ad una certa predisposizione genetica.
Allergia al nichel: i sintomi
L’allergia al nichel può anche essere chiamata dermatite allergica da contatto (DAC), e compare solitamente al contatto della pelle con un oggetto contenente questo determinato metallo. Questa allergia può provocare appunto una dermatite che può persino portare a delle lesione sulla cute, che avvengono principalmente nelle sedi più esposte come mani, polsi, collo e i lobi delle orecchie.
La DAC può manifestarsi in diversi modi, ad esempio limitandosi a comparire soltanto sulle zone interessate venute a contatto con il nichel o addirittura ampliarsi verso altre parti del corpo.
I sintomi principali causati da questa dermatite allergica sono:
- Prurito continuo
- Ulcere cutanee
- Bolle e vescicole
- Pelle arrossata e gonfia
- Croste sulla cute
- Disturbi digestivi e nausea (causati in special modo da ingestione di alimenti ad alto contenuto di nichel)
I sintomi possono comparire tra le 12 e le 48 ore dopo il contatto con il metallo, e possono perdurare fino a due settimane.
Cura e prevenzione
Purtroppo una cura per eliminare completamente questa allergia non esiste, ma sono disponibili molti metodi che possono alleviare i sintomi o diminuire drasticamente l’esposizione.
Come prevenire l’allergia al nichel:
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- Evitare l’esposizione diretta e continua con questo metallo.
- Far scorrere l’acqua del rubinetto per qualche secondo prima di utilizzarla.
- Evitare di entrare in contatto con aria contaminata o fumo di sigaretta.
- Cercare di evitare cibi ad alto contenuto di nichel per un certo periodo di tempo (come cacao, alimenti in scatola, frutta secca, legumi).
- Evitare prodotti per la cura della pelle che possano contenere nichel.
Diagnosi e trattamento
Prima di poter effettuare un trattamento è importante diagnosticare la patologia recandosi da un medico. Oltre infatti alla normale manifestazione dell’allergia al nichel, che avviene attraverso la dermatite, è importante svolgere un test per confermare il sospetto: il Patch Test.
Questo è un esame che valuta l’ipersensibilità agli allergeni, in modo specifico al nichel, che conferma la sensibilità di alcuni soggetti a questo metallo. Questo test viene svolto applicando un cerotto contenente nichel sulla pelle del dorso, e dopo 48-72 ore avviene la lettura. Se sulla pelle appare una reazione (sia leggera che importante), allora viene confermata l’allergia a questo metallo.
Spesso può anche accadere di essere positivi al test senza avere sintomi o fastidi, si tratta infatti di casi in cui non si arriva obbligatoriamente ad uno stato di allergia.
Nel caso si risultasse allergici al nichel si possono utilizzare diversi trattamenti per ridurre al minimo i suoi effetti, ad esempio:
- Creme per la cute: che possono essere ad effetto lenitivo o contenenti corticosteroidi.
- Medicinali da assumere per via orale: compresse a base di antistaminici.
- Dieta: assumendo cibi a basso contenuto di nichel.
- Terapia desensibilizzante: consiste nella somministrazione di minime dosi di nichel ad un soggetto, tentando di ripristinare la tolleranza dell’organismo a questo metallo, così da alleviare i sintomi e restrizioni della dieta.
Ovviamente tutti questi trattamenti devono essere prescritti da un medico esperto in grado di valutare la diversa situazione di ogni paziente.