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L’amnesia globale transitoria, chiamata anche TGA, non è molto frequente ma risulta comunque fondamentale conoscere questo disturbo. Insorge spesso dopo una grande agitazione emotiva ed è caratterizzata da una improvvisa perdita della capacità di memorizzare nuove informazioni. Si tratta infatti di un’amnesia anterograda che si associa spesso ad un vuoto di memoria riguardo eventi degli ultimi medi o giorni (amnesia retrograda).
Amnesia globale transitoria: cos’è
L’amnesia globale transitoria è una perdita improvvisa e temporanea di memoria riguardo gli eventi del presente e del recente passato. Non prevede un’alterazione dello stato di coscienza. Chi soffre di questo disturbo è cosciente di chi è, conosce il suo nome e tutto quello che lo riguarda, solo che si sente confuso e disorientato. Il soggetto infatti non conosce il luogo in cui si trova e nemmeno perchè è giunto lì. L’attacco di amnesia si risolve da solo dopo qualche ora e lascia un vuoto di memoria per ciò che è successo.
Cause dell’amnesia globale transitoria
Spesso l’amnesia insorge in maniera spontanea, ma a volte viene causata da traumi emotivi molto forti, dolore intenso oppure trauma cranico. Un’altra causa probabile è l’ischemia, ovvero un problema alla zona del cervello deputata alla memoria. In alcuni casi è stato riscontrato un legame con il mal di testa ricorrente e l’epilessia.
Sintomi dell’amnesia globale transitoria
Durante un attacco di TGA risulta impossibile instaurare ricordi nuovi e nemmeno di ricordare cose appena accadute. La persona risulta comunque luci e vigile perchè possiede tutte le facoltà che gli permettono di riconoscere sia sè stesso che la sua famiglia. Il soggetto non riesce semplicemente a ricordare quello che è successo nelle ore o nei giorni precedenti. Durante l’amnesia succede che l’individuo si senta molto agitato e confuso in quanto non comprende cosa gli sta accadendo. Proprio per questo motivo c’è spesso una grande ansia.
L’attacco si risolve in circa un giorno. Per essere definita amnesia globale transitoria, il soggetto non deve avere avuto attacchi epilettici precedenti e nemmeno deve aver subito un trauma cranico. Non vengono comunque mai riscontrati dei segni focali neurologici o dei decifiti durante o dopo l’attacco. La coscienza dell’individuo resta sempre intatta e non si riscontrano tipi di problemi diversi dall’amnesia stessa.
L’attacco prevede una perdita della capacità di apprendimento e di conseguenza impedisce a chi lo subisce di ricordare le cose che sono accadute nel periodo dell’attacco stesso. Proprio per questo al termine dell’attacco succede che l’individuo non ricorda nulla di quello che gli è capitato e di conseguenza si ritrova a non comprendere lo stato di agitazione che lo invade.