I soggetti che hanno forme gravi di Covid non riescono a produrre anticorpi efficienti. Il sistema immunitario di queste persone non sono quindi in grado di combattere il virus in modo efficace. A far sapere questo è stata una ricerca coordinata dall’Università della California a San Francisco e pubblicata di recente sulla rivista Nature.
Anticorpi Covid: non sono efficienti nei casi gravi
Lo studio che ha fatto emergere queste informazioni è stato realizzato da un gruppo con a capo Matthew Krummel ed è stato condotto su 21 pazienti. Di questi, 11 pazienti avevano una forma moderata di Covid-19 e altri 10 pazienti avevano invece una forma grave della malattia. I dati emersi dallo studio hanno indicato che nel caso di forma severa di Coronavirus, c’è una compromissione del sistema dei segnali necessari con cui, in condizioni normali, l’organismo reagisce alle infezioni. In particolare a non funzionare è il meccanismo che controlla il rilascio di alcune proteine chiamate interferoni. Sono proprio queste ultime a spingere le cellule immunitarie ad attacare il virus e allo stesso tempo impediscono al virus stesso di entrare nelle cellulce dell’organismo.
Questo processo è conosciuto come espressione genica indotta dall’interferone e potrebbe essere riattivato grazie ad alcuni farmaci capaci di liberare i segnali biochimici che attivano la proteina. In tal modo si potrebbe riuscire a creare una sorte di immunoterapia per il Covid allo scopo di impedire che ci siano le forme più gravi di malattia che a volte provocano anche la morte dei malati. Chiaramente ora sono necessari ulteriori ricerche e approfondimenti per poter capire meglio qual è il meccanismo che controlla la produzione di questi anticorpi che combattono contro il virus Sars-Co-V2. Grazie ai prossimi studi, gli esperti riusciranno a comprendere anche quali sono i motivi che portano ad avere risposte immunitarie così differenti da persona a persona.