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L’avena è considerata un super-alimento, una risorsa quotidiana che tutti dovremmo consumare per migliorare la nostra salute. Fa bene al cuore, aiuta a regolare il peso corporeo, migliora la digestione, evita la stitichezza.
Inoltre, grazie ai suoi nutrienti, è fondamentale per combattere il colesterolo e i livelli alti di glicemia nel sangue. I nutrizionisti infatti ne consigliano una certa dose giornaliera ed è possibile vederne i benefici già dopo averla inserita da poco nella dieta quotidiana.
Lavena sembra infatti in grado di tenenere a bada il livello di zuccheri nel sangue regolando l’appetito e pulendo l’organismo dal colesterolo cattivo. Scopriamo come e quali son gli studi che lo confermano.
Avena: gli studi sui benefici contro il colesterolo
Nel 1963 comparve il primo studio relativo ai benefici dell’avena, dopodiché sono stati pubblicati, su diverse riviste scientifiche, oltre 30 lavori che attestano la sua azione diretta contro gli eccessi di colesterolo.
Tra le pubblicazioni più autorevoli, ricordiamo quello svolto dalla Mayo Clinic (un’organizzazione non-profit per la pratica e ricerca medica negli Stati Uniti), che ha condotto un interessante studio per dimostrare i grandi benefici dell’avena per ridurre il colesterolo cattivo.
Da questa ricerca è emerso che i nutrienti fondamentali per combattere il colesterolo, contenuti nell’avena, sono i betaglucani (fibre vegetali solubili presenti anche nell’orzo), ricchi di lipoproteine che permettono di ridurre la densità del colesterolo cattivo (o LDL). Questo tipo di fibra è presente anche nelle mele, ad esempio, e la sua efficacia contro il colesterolo è risaputa.
Uno studio italiano, pubblicato sulla rivista Nutrients, durante il quale i ricercatori italiani hanno effettuato un test a campione su 83 partecipanti, ha evidenziato che un’assunzione giornaliera di circa 3 grammi di avena porta ad un calo del colesterolo del 6,5% già dopo 4 settimane e del 9% dopo 8 settimane. Tutti i partecipanti, sia uomini che donne, soffrivano di livelli alti di colesterolo LDL, nonostante un regime alimentare basato sulla dieta mediterranea.
Gli esperti italiani hanno ulteriormente confermato il ruolo fondamentale dei betaglucani contenuti all’interno del cereale, la cui efficacia contro il colesterolo è stata anche confermata dall’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare).
Benefici dell’avena contro il colesterolo: come agisce?
I betaglucani, le fibre solubili contenute nell’avena, intrappolano il colesterolo e i grassi contenuti negli altri alimenti facendo in modo che non vengano assimilati dall’organismo. Per questo l’avena, oltre che una grande “pulisci arterie” grazie anche alle grandi quantità di lecitina in essa contenuta, è anche una potente alleata nei regimi alimentari dimagranti dato che le fibre riducono il senso di fame, anche quella nervosa e contrastano l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo, evitando pericolosi picchi glicemici.
Diminuisce pertanto il rischio di sovrappeso stimolando l’intestino e contrastando la fermentazione, e contribuiscono anche ad appiattire la pancia agevolando l’eliminazione di scorie e tossine ingrassanti.
Avena: come consumarla per sfruttarne i benefici contro il colesterolo
Se vogliamo ridurre il colesterolo, c’è tuttavia un aspetto da tenere presente introducendo l’avena nella nostra dieta: non tutti gli alimenti che la contengono aiutano a ridurre il colesterolo, alcuni potrebbero addirittura peggiorare il problema.
È quindi importante evitare di mangiare alimenti contenenti avena che però siano troppo elaborati, ossia ricchi di zuccheri o grassi (per es.: le gallette), la cosa migliore è consumare l’avena nella sua forma naturale magari aggiungendoli allo yogurt o al latte, oppure nella preparazione del muesli. Il muesli è facilissimo da preparare e dura a lungo, è sufficiente unire gli ingredienti che più vi piacciono nelle proporzioni che più vi piacciono.
All’avena potete aggiungere:
- dei semi oleosi e/o della frutta secca,
- delle scaglie di cocco
- dei pezzettini di cioccolato per l’apporto di grassi
- della frutta essiccata per l’apporto di zuccheri semplici
- della vaniglia o della cannella per aromatizzare il tutto