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Torniamo a parlare dei luoghi e degli oggetti di uso comune in cui si annidano maggiormente virus e batteri. Avevamo parlato delle tastiere e scrivanie degli uffici. Per poi passare ai bancomat automatici e oggi è necessario aggiungere un nuovo oggetto alla lista. Secondo una ricerca dell’Università dell’Arizona, infatti, un oggetto in grado di trasmettere potenziali batteri infettivi, sono i carrelli della spesa. La motivazione? il frequente utilizzo e la scarsa igiene degli utilizzatori. Si sono rivelati una combo micidiale, in quanto a contaminazione. Il carrello della spesa diventa infatti il luogo preferito dei batteri per annodarsi e attaccare. Per quanto riguarda il tipo di batteri che possiamo trovarci, per la maggior parte delle volte (72%) si tratta di batteri fecali. Insomma, siamo di fronte ad una situazione realmente disgustosa. Cosa fare per migliorare lo stato delle cose? sicuramente lavarsi le mani più spesso.
Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”. Riporta uno studio pubblicato su HealtFreedoms.org, secondo cui ci sarebbero più germi su un carrello della spesa che sulla tazza del water di una toilette pubblica.
Batteri e carrelli della spesa
Tamponi prelevati dalle maniglie dei carrelli e dei seggiolini per i bambini avrebbero dimostrato, infatti, la presenza di saliva, sangue, feci, muco e ancor peggio batteri del tipo Listeria, Salmonella, Staphylococcus.
La ragione per cui i carrelli della spesa sarebbero una delle superfici più contaminate, ancor più dei servizi igienici pubblici, secondo alcuni ricercatori starebbe nel fatto che i bagni pubblici sono puliti e disinfettati con regolarità. Mentre i carrelli della spesa verrebbero puliti raramente.
Nel frattempo, a seguito del contatto con migliaia e migliaia di clienti che sono soliti adagiare i propri figli con i relativi pannolini, vengono continuamente contaminati accumulando una gamma sorprendente di germi e virus.
Come difendere i bambini
Il carrello della spesa è un vero ricettacolo di germi, in particolar modo l’impugnatura ed il sediolino per i bambini.
- L’impugnatura è particolarmente esposta alla proliferazione dei batteri nel carrello. Perché è la parte che viene maneggiata dalle tante persone che ne entrano in possesso.
- Il sediolino per i bambini invece, rappresenta una fonte di germi. In quanto è in contatto diretto con i pannolini dei bambini.
Uno studio conferma che i batteri nel carrello sono per lo più di origine fecale. Mentre nel 50% dei casi si tratta di escherichia coli, ovvero il batterio che genera numerose infezioni gastro-intestinali e genito-urinarie.
In generale è buona abitudine tenere a portata di mano salviette imbevute o gel disinfettanti, in maniera tale da poter igienizzare le parti che sono covo dei batteri nel carrello. Quindi subito dopo aver preso il carrello pulite manopola e anche il sediolino, nel caso in cui dovesse usufruirne un bambino.
Sarebbe utile detergere anche le mani (sempre con salviette o gel) cercando comunque di evitare più possibile il contatto con occhi e bocca, poiché la pulizia può ritenersi efficiente solo in caso di lavaggio con acqua.
Quando andiamo a fare la spesa specie quella più consistente, è inevitabile l’aiuto del carrello. Nonostante l’indiscussa utilità, esso può essere veicolo di contagio poiché rappresenta uno dei maggiori depositi di batteri.
Una volta terminato la spesa al supermercato, malgrado l’attenta prevenzione è bene lavare le mani accuratamente. Sarebbe buono igienizzare anche il volante dell’auto ed il cambio marce, sui quali potrebbero depositarsi eventuali germi contratti precedentemente.
Ovviamente se sul carrello è seduto un bambino adottate anche per lui le stesse norme igieniche. Per proteggerlo dai batteri nel carrello:
- evitate che il bambino porti le mani sporche in bocca,
- o addirittura poggi le labbra direttamente sul manubrio.
Come comportarsi al supermercato
Gli involucri dei prodotti sono deposito di batteri non solo perché sostano sugli scaffali per tempi prolungati, ma anche perché sono oggetto di cadute e spostamenti a causa dei quali vengono in contatto con superfici sporche, inoltre sono ripetutamente maneggiati dalle persone. Infine un ulteriore contaminazione è provocata dai batteri presenti nel carrello.
Quindi in caso di alimenti confezionati lavate le mani prima di consumarli, o depositateli direttamente nei recipienti evitando il contatto con le mani.
Queste che sono state indicate, sono semplici buone abitudini, per contrastare la contaminazione batterica. Estremamente utili se si mettono in pratica. Al fine di evitare la contrazione di virus e infezioni è importante partire proprio dalle piccole cose, e darsi delle “norme igieniche”. Sebbene siano elementari, permettono di evitare di contrarre malattie pericolose. Di recente un bambino molto piccolo, di nome Logan ha preso il virus della salmonella e sua madre ha raccomandato di prestare sempre attenzione.