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I calcoli renali sono degli accumuli di sali minerali che si possono formare nel tratto urinario. Le cause possono essere associate ad una cattiva alimentazione e ad una predisposizione genetica. I calcoli renali possono essere: asintomatici o sintomatici. Nel primo caso, vengono scoperti dal proprio medico, durante una radiografia di controllo, solamente per caso. Nel secondo caso, si manifestano forti dolori (colica renale), che segnalano la loro probabile presenza.
Calcoli renali: le cause
Abbiamo detto che, i calcoli renali sono degli accumuli di sali minerali contenuti nelle urine. Questo accumulo è causato da un eccesso di elettroliti (calcio, fosfati, ossalato e acido urico), oppure da una scarsa quantità di urine. Quando i sali minerali si uniscono tra di loro, si formano dei cristalli, cioè dei microcalcoli, che possono raggiungere anche dimensioni più grandi. Proprio a causa della loro forma e dimensione, possono ostacolare il flusso di urina. Questo problema causa dolori intensi e può causare danni ai reni, fino ad arrivare ad un’ insufficienza renale.
Normalmente, nelle urine, sono presenti delle sostanze che non permettono la formazione dei calcoli renali, ma non sempre sono presenti in quantità adeguate o svolgono nel migliore dei modi la loro funzione.
Ci sono due tipologie di sostanze che evitano la formazione dei calcoli renali:
- MACROMOLECOLARI (di natura proteica)
- MICROMOLECOLARI (come il citrato e il magnesio)
Classificazione e natura
- CALCICA: presenta maggiore concentrazione di ossalato di calcio, 60% (ossalato di calcio e fosfato 30%, fosfato 10%);
- MISTA: presenta concentrazioni miste di ossalato di calcio, acido urico e fosfato di calcio (30%);
- URICA: acido urico, urato di calcio;
- INFETTIVA (se è causata da un’infezione presente nell’apparato urinario;
- CISTINICA: data dalla presenza di cistina.
Fattori scatenanti
I calcoli renali colpiscono circa il 3% della popolazione, specialmente gli uomini, di età tra i venti e i trenta anni.
Le cause sono legate a diversi fattori oltre a quello genetico e possono essere:
- SESSO: i maschi hanno maggiore probabilità;
- DISIDRATAZIONE: bevendo poca acqua, avviene il ristagno di urine, a causa di un flusso di liquidi limitato;
- ETÀ: c’è una maggiore probabilità che si formino tra i venti e i trenta anni di età;
- ACIDITÀ DELLE URINE: si possono formare quando il PH è inferiore a 5 (da 0 a 6 è acido, 7 è neutro e da 8 a 14 il PH è basico);
- INFEZIONI CRONICHE DELLE VIE URINARIE;
- ABUSO DI MEDICINALI, e vitaminici;
- IPERTIROIDISMO
- DIETA SBAGLIATA: con troppi sali minerali;
- CLIMA: con il caldo, durante il periodo estivo, (quindi quando ci sono temperature alte c’è una maggiore sudorazione, che porta a sudorazione, quindi minori liquidi nell’ organismo, che se non sono reintegrati con i liquidi, c’è una maggiore probabilità di avere i calcoli renali).
Consigli alimentari per prevenire i calcoli
Esiste una dieta in grado di prevenire i calcoli renali, la dieta idropinica. Questa dieta consiste nel bere giornalmente una quantità di acqua tale, da produrre un buon volume di urine nell’arco delle 24 ore, tutto ciò deve essere prescritto dal medico, perché ogni individuo è diverso.
Non vanno bene tutti i tipi di acqua, ma quella oligominerale, cioè con un contenuto medio-basso di calcio. Non bisogna bere acqua con bassi contenuti di calcio e allo stesso modo neanche cibi con poco calcio, perché potrebbe portare ad un incremento di ossalato nel nostro organismo.
Per prevenire i calcoli renali, bisogna seguire una dieta povera di sodio, quindi di sale da cucina. Una buona dieta prevede un apporto normale di proteine. Altri elementi che contengono un elevato contenuto di ossalati sono le verdure, e anche la cioccolata.