Carota: naturale rimedio fitoterapico e dimagrante

La carota è una pianta conosciuta in tutto il mondo. Si usa in cucina per varie ricette, ma spesso sono ignorate le proprie proprietà benefiche.

La carota è un naturale rimedio fitoterapico, utilizzato anche come dimagrante. I suoi principi attivi sono noti fin da secoli antichi ed è un toccasana per lo stomaco, per l’intestino e non solo. Anche la pelle ha i suoi benefici, derivanti dal suo uso. Scopriamoli insieme.

Principi attivi della carota

Quali sono i principi attivi della carota? Della famiglia delle Ombrellifere, è una pianta erbacea che proviene forse dall’Afghanistan. Viene coltivata da lungo tempo in Europa, anche per i suoi scopi curativi. Non tutti sanno che esistono vari tipi di carota. Esiste la classica arancione, ma anche quella gialla, rossa, nera e bianca. Le arancioni si differenziano in base alla lunghezza della radice.

Contengono molte fibre, ma anche alfacarotene e betacarotene (precursore della Vitamina A). Nella carota vi sono anche moltissimi sali minerali, del calibro di ferro, calcio, potassio, fosforo, sodio, magnesio e rame. Ci sono vitamina C, B, D, B2 e B6, nonché glucidi come il destrosio e il levulosio.

Il colore arancione dipende proprio dal betacarotene e dall’alfa carotene, assieme alla luteina. Maggiore è l’intensità del colore, maggiore è la presenta di questi alimenti.

Le carote sono carminative, stimolano il flusso mestruale scarso, facilitano la secrezione di latte nelle puerpere, epatiche, diuretiche, purificatrici del sangue, lenitive per stomaco ed intestino. Sono idratanti, riparatrici dei tessuti cutanei e della vista, antiossidanti.

Alleata per una dieta salutare

La carota può essere considerata un’alleata per la dieta salutare. Mangiarla regolarmente, infatti, aiuta a tonificare il fegato, in quanto ne va a rigenerare le cellule. Spesso viene usata per curare le coliche, la cirrosi, la congestione epatica. E’ considerata benefica dopo attacchi di epatite, di avvelenamento da droghe o attacchi biliari.

Aiuta a disintossicare l’organismo, perché stimola la produzione di urina e l’eliminazione di tossine e scorie attraverso i reni. E’ utile per chi ha problemi alla vista, specialmente durante il crepuscolo o nella notte. E’ stato dimostrato scientificamente che una carenza di vitamina A può aumentare il rischio di cataratta in età avanzata.

Anche alla pelle fanno molto bene. In caso di acne, ad esempio, l’assunzione di tale ortaggio può essere benevolo. La vitamina A è chiamata la vitamina della pelle, utile così per acne, pelle secca, rughe, dermatosi, assenza di lacrimazione. Il betacarotene può aiutare la crescita e riparazione dei tessuti cutanei.

Le carote sono antiossidanti ed antiinfiammatorie: per tale motivo, riescono a proteggere il cuore e il sistema cardiocircolatorio, oltre a prevenire aterosclerosi e invecchiamento. Innalzano poi il livello di emoglobina. Risultano apportare benefici anche per coloro che soffrono di ipercolesterolemia.

Riescono, infatti, ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Sono utili per le infezioni dell’apparato respiratorio e ci proteggono dall’inquinamento. Sembra che anche consumare solo una carota al giorno possa prevenire i tumori, specialmente ai polmoni. Sono rinforzanti, inoltre, per il sistema immunitario e danno anche una grossa mano a stomaco e intestino.

Toccasana per stomaco e intestino

Le carote sono un toccasana per lo stomaco e per l’intestino. Riescono, infatti, a rinforzare le pareti dello stomaco, andandolo a impermeabilizzare. In questo modo, si può meglio difendere dai microrganismi nocivi. Si può consumare, per questo motivo, in succo oppure ben cotte.

In questo modo, tamponano l’acidità di stomaco, facendo digerire meglio e migliorando eventuali problemi di stomaco, come infiammazioni e gastrite. Riescono a favorire la rimarginazione delle ferite ulcerose allo stomaco.

La carota è utile in caso di dissenteria, perché assorbe tantissima acqua. E’ un equilibratore della flora intestinale e viene usato nelle infezioni e nelle convalescenze, come coadiuvante. E’ un potente rimineralizzante. Le carote hanno anche al loro interno buone dosi di fibre. Sono utili anche in caso di stitichezza, poiché aumentano il volume delle feci.

Pelle radiosa con le carote

Mangiare carote aiuta ad avere una pelle radiosa. Per questo si possono anche realizzare maschere di bellezza per il viso. Vediamone un esempio. Andiamo a pelare una carota di grandi dimensioni e lessiamola o cuociamola a vapore.

Frulliamo e schiacciamo con una forchetta l’ortaggio, andando a mescolare un cucchiaino di miele e uno di olio d’oliva. Aggiungiamo anche qualche goccia di succo di limone. La miscela non dovrà essere troppo liquida, ma nemmeno troppo densa.

Aggiungiamo un po’ di acqua per ottenere la consistenza desiderata. Mettiamo la maschera alla carota su viso e collo e lasciamo agire per dieci o quindici minuti, lavando con acqua tiepida. Tamponiamo e asciughiamo con un panno di cotone morbido.

In commercio esistono, in ogni caso, anche compresse di olio di carota che possono essere assunte per migliorare l’aspetto della pelle e per favorire anche l’abbronzatura. Su Amazon, ad esempio, esiste la possibilità di trovarle anche a basso costo.

Vediamo come scegliere le carote migliori. Quando le andiamo a comprare, dobbiamo assicurarci che siano dure e lisce, di un bel colore brillante. L’ideale sarebbe acquistarle con le foglie, ma dobbiamo ricordare di eliminarle subito, poiché queste vanno letteralmente a “succhiare” vitamine e sali minerali all’ortaggio.

Si possono mantenere in freschezza fino a circa due settimane in frigorifero, meglio se in una busta di plastica per alimenti o in carta assorbente. In questo modo, non perdono la loro umidità. Si possono consumare crude, come snack o in insalata, oppure cotte.

Con il calore, però, gran parte delle vitamine si disperde, anche se il betacarotene si fissa meglio, diventando così più assimilabile per l’organismo. Ovviamente, meglio preferire le carote da agricoltura biologica.

Il consumo di carote non ha particolari controindicazioni. E’ proprio per questo motivo che viene consigliato anche ai bambini. Se consumate eccessivamente, però, possono creare accumulo di beta carotene nella pelle.

Questa è una condizione che prende il nome di carotenosi e che provoca un colorito giallastro. Non è una malattia grave ed è reversibile. Basta limitare l’uso e la condizione torna alla normalità. In genere, si suggerisce di non consumare più di circa 500 g al giorno di carote.

La carota è una pianta biennale, che arriva ad essere alta fino circa 100 cm. Nel secondo anno crea foglie verdi divide e villose. Poiché fa parte della famiglia delle Ombrellifere, ha grandi ombrelle di forma globlulare, composte da ombrellette. Queste sono formate da piccoli fiori bianchi e il fiore centrale è rosso scuro.

Nei fiori sono presenti delle ghiandole che tendono ad attirare molto gli insetti. Fioriscono a primavera, da maggio fino a dicembre inoltrato. I frutti sono chiamati diacheni che sono irti di aculei. La radice è lunga di colore giallo, in genere di forma cilindrica e lunga circa 20 cm, con diametro di due. La radice, in genere, è la parte edibile, di colore arancione.

La parte edibile si coltiva due volte l’anno. Le carote precoci si raccolgono dopo circa quattro mesi. Le tardive, invece, ne vogliono sei. La lunghezza dipende dal tempo di coltivazione: si va da un minimo di 3 cm, ad un massimo di 20. Ad una temperatura di zero gradi si può mantenere per diversi mesi. La parte centrale color porpora del fiore, spesso viene usata dagli artigiani. Dal suo frutto, invece, si estrae un olio che viene usato per la produzione di liquori.

Il suo uso è svariato; può essere utilizzata per preparare puree, succhi, minestre, dolci, ma anche cruda in insalata. I dolci di carote sono un classico, ad esempio, della tradizione degli Stati Uniti, ma recentemente hanno preso piede anche da noi e si trovano molte ricette dolci che si prestano bene ad essere preparate.

L’assimilazione di carotenoidi nelle carote crude è del 4-5%. Questo aumenta fino a cinque volte in caso di presenza di acidi grassi e in una cottura non prolungata. Si richiede, infatti, poca cottura delle carote. La parte edibile è il 95% dell’ortaggio. Contiene tantissima acqua: 100 g ne hanno ben oltre 91.
Sono molto dietetiche, in quanto apportano solo 35 calorie ogni etto. Hanno buone dosi di potassio, fosforo, magnesio, calcio, sodio, fibra alimentare, ma anche zinco, rame, selenio, riboflavina, niacina, tiamina, Vitamina A e C.

Abbiamo visto che esistono ben cinque categorie di carote. Oltre alla classica arancione abbiamo la violacea, che è ricca di antocianine, che fanno bene alla circolazione e che combattono l’azione dei radicali liberi. La carota gialla contiene tantissima luteina, che è una vitamina benefica per gli occhi. La carota bianca e rossa, invece, è meno interessante dal punto di vista nutrizionale, ma è comunque conosciuta e apprezzata.

In origine, i colori della carota erano violacei. Soltanto alla fine del diciassettesimo secolo, in Olanda, alcuni coltivatori, in onore alla dinastia degli Orange, hanno iniziato a selezionare con cura le sementi arancioni, per dare all’ortaggio il caratteristico colore che conosciamo ancora oggi. Possiamo dire, quindi, che il colore della carota è “politico”. Tale scelta fu poi apprezzata in tutta Europa e, da allora, le carote che sono state coltivate hanno tutte il colore arancione, anche perché più gradevoli alla vista rispetto a tutte le altre.

Scritto da Erika Vettori

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