Quali sono le cause genetiche che scatenano l’obesità infantile?

Scopriamo le cause genetiche che potrebbero essere alla base dello sviluppo precoce dell'obesità infantile

L’obesità, ossia l’eccessivo aumento di peso e l’abnorme accumulo di tessuto adiposo, è il risultato di diverse cause a seconda del soggetto: alimentazione, sedentarietà, fattori ambientali e fattori genetici. Si stima che in Italia la percentuale di bambini ed adolescenti in sovrappeso raggiunge il 20%, il 4% sono a libello di obesità. Un dato allarmante che interessa soprattutto la fascia tra i 6 e i 13 anni. Nei bambini l’obesità è spesso legata ad un alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri e ad una scarsa attività fisica. Infatti l’iperalimentazione associata a sedentarietà, nei primi due anni di vita, oltre a causare un aumento di volume delle cellule adipose (ipertrofia), ne determina anche l’aumento di numero (iperplasia). Condizione fisica irreversibile che in età adulta predisporrà ad obesità e difficoltà serie a scendere di peso. Ma non solo, sono state riscontrate anche cause non dipendenti da fattori esterni per lo sviluppo dell’obesità infantile: parliamo di cause genetiche, legate quindi a fattori biologici che sarebbe meglio indagare ai primi indizi di sovrappeso e comportamento alimentare errato in età pre scolare.

Obesità infantile: cause genetiche

Familiarità

L’avere uno o entrambi i genitori obesi è il fattore di rischio più importante per la comparsa dell’obesità infantile. Il grado di ereditabilità del sovrappeso varia tra il 60 e il 70%.

Un fattore da tenere sotto controllo quindi è la precocità dell’adiposity rebound, ossia l’osservazione dei valori di indice di massa corporea (IMC): normalmente dopo l’anno di età diminuiscono per raggiungere il valore minimo attorno ai 5-6 anni, per poi riprendere ad aumentare.

Un incremento dei valori di IMC in età pre scolare (5-6 anni) è pertanto indice di rischio precoce di sviluppo di obesità infantile.

Lo sviluppo e l’allattamento

Uno studio finlandese ha messo in stretta relazione il peso alla nascita e l’IMC futuro, considerando quindi il periodo intrauterino significativo sul peso corporeo anche da adulto.

Alcuni studi epidemiologici hanno anche rilevato un legame tra lo sviluppo dell’obesità infantile e allattamento al seno: sembra infatti che i neonati allattati naturalmente, mostrino un rischio minore di essere in sovrappeso da bambini o adolescenti in modo proporzionale alla durata dell’allattamento.

Disfunzioni ormonali

Più rare come cause genetiche dell’obesità infantile, sono le alterazioni ormonali dovute a disfunzioni delle ghiandole endocrine come ipotiroidismo e o disfunzioni surrenali.

Questo tipo di disfunzioni può portare ad assimilazione alterata delle sostanze nutritive, con conseguenze variabili sull’organismo.

Resistenza alla leptina

Più incisiva tra le cause dello sviluppo dell’obesità infantile, potrebbe essere un difetto di produzione della leptina.

La leptina è un ormone proteico che determina il senso di sazietà ed è sintetizzato in base alle indicazioni di un gene specifico. Questo gene, chiamato OB, può subire una mutazione, o i suoi ricettori a livello cerebrale possono essere carenti, influendo di conseguenza sulla produzione di leptina (condizione chiamata resistenza alla leptina) e spingendo l’individuo alla ricerca di cibo per la costante sensazione di non essere sazio, perdendo il controllo sul comportamento alimentare.

Questa anomalia biologica è ritenuta una delle principali cause nello sviluppo dell’obesità umana, non si esclude pertanto che se ne possa essere colpiti sin dall’infanzia.

Scritto da Alexandra Tubaro

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