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Il cavolo è una verdura appartenente alla famiglia delle Brassicacee e ne esistono molteplici varietà, come ad esempio: il cavolfiore, il cavolo nero, il cavolo cappuccio e il cavolo riccio.
Cavolo: proprietà e sostanze contenute
Il cavolo è ricco di proprietà nutrizionali ed anticamente veniva coltivato per le sue proprietà medicinali e in particolare per curare disturbi quali la sordità, la gotta e alcune patologie a carico dell’apparato gastrointestinale.
Tale alimento ha un ridotto apporto calorico ed è ricco di minerali, come potassio, calcio e fosforo. Inoltre il cavolo è ricco di fibre utili per favorire il corretto funzionamento del sistema intestinale e prevenire la stipsi.
La verdura del cavolo è inoltre ricca di flavonoidi e carotenoidi, che contengono alte proprietà antiossidanti e sono utili per prevenire l’invecchiamento precoce e i malanni.
Cavolo: quali sono i suoi benefici?
Per via delle innumerevoli proprietà nutrizionali e delle particolari componenti contenute in esso, il cavolo può contribuire alla tutela della salute dell’organismo.
La sua assunzione infatti può proteggere la salute dell’apparato cardiocircolatorio, grazie soprattutto all’apporto della vitamina K, molto importante per il fattore coagulazione. Ma non solo, grazie all’azione degli antiossidanti, il cavolo può contribuire alla salute della vista, della pelle e prevenire l’insorgere di patologie tumorali.
Infine, grazie all’apporto di calcio, magnesio e fluoro, il cavolo può aiutare le ossa e la loro salute; non bisogna poi dimenticare l’importante apporto di ferro, grazie al cavolo infatti è possibile anche aiutare i globuli rossi e la loro produzione.
Cavolo: quali sono le possibili controindicazioni?
Il cavolo possiede innumerevoli proprietà benefiche, tuttavia la sua assunzione è sconsigliata a chi soffre di disturbi a carico della tiroide, poichè è fonte di goitrogeni, sostanze che impediscono alla tiroide di elaborare in modo corretto lo iodio.
Inoltre sembra che il consumo del cavolo sia sconsigliato a chi assume come terapia farmacologica gli anticoagulanti, poichè questo potrebbe interferire con i farmaci assunti; in questo caso è sempre meglio chiedere un consiglio preventivo al proprio medico curante.