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A chi non è mai capitato di dire che gli adolescenti sono senza cervello? O per lo meno che hanno la testa vuota, o tra le nuvole, o in balia degli ormoni. A quanto pare, potrebbe non essere solo un luogo comune. Secondo gli esperti del cervello del Children’s Hospital di Boston, il cervello degli adolescenti è sviluppato solo all’80%. Nuove ricerche hanno mostrato che il cervello umano non raggiunge il massimo sviluppo se non a vent’anni, o addirittura a trenta.
Il cervello degli adolescenti
Il cervello degli adolescenti è particolarmente capace di imparare e ricordare nuove cose, molto più di quello degli adulti. La capacità di assorbire ciò che li circonda è uno dei motivi per cui i ragazzi sono così influenzati dall’ambiente e sono così interessati a tante cose nuove. Quest’abilità di assorbimento è presente sia nei maschi sia nelle femmine.
Il rovescio della medaglia è che il cervello di un adolescente è più suscettibile ai danni provocati da alcol e droghe. L’utilizzo di queste sostanze uccide più cellule cerebrali di quanto non faccia negli adulti. Un ragazzo subirà per parecchi giorni gli effetti di un weekend passato a bere e ciò avrà conseguenze sui rendimenti scolastici. Peggio ancora, gli adolescenti sono più vulnerabili e più facilmente diventano dipendenti da queste sostanze.
Un cervello impulsivo
La parte del cervello ancora non completamente sviluppata è il lobo centrale. Si tratta della zona che controlla gli impulsi, il giudizio, le idee e le emozioni. Quindi, quando un adolescente si comporta in modo stupido o rischioso non è soltanto perché hanno poca esperienza con i casi della vita. È anche perché ha difficoltà a comprendere le conseguenze. In pratica, gli adolescenti hanno meno mielina (lo strato di grasso che ricopre le cellule nervose). Le cellule nervose hanno bisogno della mielina per mandare segnali. Quindi, nei ragazzi, le sinapsi che dovrebbero connettere il lobo frontale con il resto del cervello non funzionano bene come dovrebbero. Di conseguenza, gli adolescenti non riescono ad accedere facilmente alle capacità del lobo frontale.
Le dimensioni contano?
Gli scienziati da tempo studiano il cervello degli adolescenti, per capire come la materia grigia si evolve nel passaggio dall’infanzia all’età adulta. Diversi studi hanno dimostrato che il volume cerebrale è maggiore quando siamo bambini e poi diminuisce da adolescenti. Quindi, tecnicamente, il cervello dei teenagers è davvero più piccolo di quello dei “piccoli” e dei “grandi”.
Può sembrare una contraddizione, dal momento che, crescendo, ci aspetteremmo di avere un cervello sempre più sviluppato ed efficace. Ma a questa diminuzione nel volume corrisponde un aumento nella densità della materia grigia. Il cervello degli adolescenti è più pieno, insomma. Vale soprattutto per le ragazze. Il cervello delle femmine infatti è ancora più piccolo di quello dei maschi (è minore il volume della loro scatola cranica), ma c’è un’ancora maggiore densità delle cellule cerebrali. Proprio questo aumento della densità negli anni dell’adolescenza è il motivo dello sviluppo cognitivo rispetto all’infanzia.